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Emergenza carceri: approvato a Roma dall'Anci nazionale il documento di Reggi

E' stato approvato all'unanimità dal Consiglio nazionale dell'Anci, riunitosi oggi a Roma, l'ordine del giorno proposto dal vicepresidente Roberto Reggi nel quale l'associazione dei Comuni chiede ad Alfano di istituire il Tavolo di confronto sul "Piano carceri"

E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Anci, riunitosi oggi a Roma, l’ordine del giorno proposto dal vicepresidente Roberto Reggi, sindaco di Piacenza, nel quale l’associazione dei Comuni chiede al Ministro della Giustizia Angelino Alfano di istituire il Tavolo di confronto sul "Piano carceri", impegnando nel contempo il presidente Sergio Chiamparino a porre l’argomento all’attenzione del Governo nella prima riunione utile della Conferenza unificata. 

"Siamo convinti - recita la nota ufficiale dei primi cittadini italiani - che sia auspicabile il coinvolgimento dei sindaci delle città in cui si ritiene realizzare nuove carceri, nonché dove sono in atto progetti di ampliamento e realizzazione di nuovi padiglioni". Sottolineando la necessità di un confronto con tutti i soggetti istituzionali del territorio, Anci ribadisce che: "Le previsioni progettuali di ampliamento e costruzione di nuove strutture devono tenere conto delle azioni precedentemente intraprese e dei provvedimenti adottati dagli altri livelli di Governo, come le Regioni e i Comuni". "In ogni caso - prosegue il testo approvato oggi dal Consiglio nazionale - i soli interventi di ampliamento con nuovi padiglioni, senza un’azione decisa in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria dei padiglioni oggi esistenti, non risolve l’attuale situazione e rischia addirittura di essere controproducente".

LE CONDIZIONI ATTUALI - Il carattere prioritario della questione, come spiega il sindaco Reggi richiamando le premesse del documento, nasce dalla consapevolezza delle condizioni di grave insufficienza in cui versano oggi le strutture penitenziarie, imponendo di: "Individuare con assoluta urgenza una soluzione tecnico - manutentiva idonea a garantire un ambiente decoroso e vivibile per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, si trovano in carcere. A ciò si aggiunge una carenza di personale di vigilanza che vive, parimenti, i disagi del fenomeno del sovraffollamento". 

IL PIANO CARCERI - In merito al cosiddetto "Piano carceri", approvato il 29 giugno scorso dal Governo, e al relativo programma di interventi di edilizia penitenziaria previsto dalla legge 26/2010, sono numerose le richieste di chiarimenti indirizzate ad Anci da parte delle Amministrazioni comunali. A riguardo, già il 5 maggio dell’anno scorso il presidente Chiamparino e il vicepresidente Reggi avevano incontrato il Ministro Alfano ricevendo, da parte sua, rassicurazioni sul coinvolgimento di Anci in un Tavolo dedicato alle città individuate per ospitare nuove infrastrutture penitenziarie, nonché all’ampliamento - con nuovi capannoni - delle case circondariali esistenti. 

"Di qui - precisa Reggi - anche alla luce del tempo già trascorso e di una situazione sempre più insostenibile nelle carceri italiane, la nostra richiesta che il Governo assolva gli impegni assunti nei confronti dei sindaci, primi referenti delle proprie comunità anche per quanto riguarda il rispetto di condizioni dignitose e salubri nei penitenziari.

Proprio ieri, a Piacenza, il garante per i diritti dei detenuti ha denunciato la fatiscenza della casa circondariale cittadina, con i gravi rischi connessi per la salute e la sicurezza delle persone. Non possiamo accettare il protrarsi di simili problemi, né l’imposizione di decisioni calate dall’alto e non concertate con i territori: il Ministero della Giustizia deve assumersi le proprie responsabilità e condividere le possibili soluzioni con gli enti locali".

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