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Carcere, Reggi: "Da Alfano risposte scarse, serve confronto stabile"

Il sindaco Reggi scrive al ministro di Giustizia Alfano per segnalare le "gravissime insufficienze" della casa circondariale di Piacenza. Sulla costruzione di un nuovo padiglione, però, "le rassicurazioni sulla vivibilità e le condizioni della polizia penitenziaria sono insufficienti". Chiesto un "tavolo di confronto stabile"

Il sindaco Roberto Reggi ha inviato, nelle settimane scorse, una nota al ministro della Giustizia Angelino Alfano, nella quale chiedeva se il progetto di ampliamento della casa circondariale di Piacenza tenesse conto e prevedesse la pronta risoluzione dei problemi che da anni affliggono la struttura carceraria delle Novate, la cui situazione è da sempre all’attenzione dell’amministrazione comunale.

PIU' RISORSE PER PERSONALE E STRUTTURA - In particolare, il sindaco aggiungeva che "l’attuale struttura presenta gravissime insufficienze (tra le altre, ulteriormente peggiorate in tempi recenti, infiltrazioni d’acqua con conseguente inagibilità di alcune celle, diffusi malfunzionamenti dell’impianto idraulico e di riscaldamento), le quali impongono di individuare con assoluta urgenza una soluzione tecnico-manutentiva idonea a garantire un ambiente decoroso e vivibile a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, frequentino il carcere". Inoltre, il primo cittadino elencava "le difficoltà di bilancio, la carenza di personale di vigilanza ed il sovraffollamento, determinato da una forte presenza di detenuti, che rappresentano così le cause di fondo del disagio in cui vive la popolazione carceraria, gli agenti di polizia penitenziaria e il personale direttivo".

UN NUOVO PADIGLIONE - A questo proposito, Reggi auspicava che la realizzazione del nuovo padiglione potesse incidere sensibilmente sulla condizione di vita detentiva con diminuzione del sovraffollamento e, al tempo stesso, costituire "un’opportunità per un riallineamento degli organici della Polizia Penitenziaria", aggiungendo inoltre la necessità che il progetto di istituzione del reparto di osservazione psichiatrica, già oggetto di uno specifico incontro con il ministro, potesse trovare gli spazi adeguati grazie all’ampliamento della struttura.

RISPOSTE INSUFFICIENTI, SERVE "TAVOLO DI CONFRONTO" - La risposta del Guardasigilli, tuttavia, "non dà le necessarie rassicurazioni né sulle condizioni di vivibilità del personale di custodia e dei detenuti, né sull’incremento del personale, né sulle caratteristiche strutturali del nuovo padiglione, che potrebbe avere ricadute significative in termini di impatto ambientale". Reggi, nel rimarcare che il problema non è solo di Piacenza, ma di tante città italiane, porta quindi a un livello superiore le problematiche già evidenziate nella sua lettera al ministero, condividendo l’iniziativa del presidente dell’Anci Sergio Chiamparino, che ha richiesto "una sede stabile di confronto, sul tema, tra governo e associazione dei Comuni. Da tempo, infatti, i sindaci sono chiamati ad affrontare una situazione di emergenza sul fronte delle strutture carcerarie ospitate nel proprio territorio di riferimento".

FARE SISTEMA - "Occorre - ribadisce il sindaco di Piacenza, vicepresidente Anci - che tutti i soggetti istituzionali, dalle amministrazioni comunali alle Regioni, siano coinvolti in un confronto costruttivo sul tema, affinchè le azioni già intraprese in ambito locale non si disperdano. E’ quanto chiederà Chiamparino nel confronto stabile con il ministro Alfano".

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