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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Caso Ambrosoli, Fantigrossi: "Andreotti non sia più senatore"

Dopo la frase di Andreotti sulla morte di Giorgio Ambrosoli - "se l'andò a cercare" - l'avvocato piacentino Umberto Fantigrossi scrive a Napolitano: "Gli venga tolta la nomina di senatore a vita"

Un frase, quella pronunciata ieri dal senatore a vita Giulio Andreotti (poi "mitigata" e in parte smentita) sull'assassinio dell'avvocato Ambrosoli (in foto) alla fine degli anni Settanta, che ha destato parecchie reazioni anche a Piacenza. L'avvocato Umberto Fantigrossi, agli onori delle cronache per diverse battaglie vinte contro Trenitalia per i pendolari piacentini, ha scritto a Napolitano: "Signor Presidente della Repubblica, sono stato fortemente e negativamente colpito dalla dichiarazione resa ieri sera in televisione dal Andreotti sull'assassinio dell'avv. Ambrosoli. Andreotti ha detto, in sostanza, che il liquidatore della banca di Sindona (condannato all'ergastolo come mandante della barbara esecuzione) "se l'è andata a cercare"".

"AD ANDREOTTI VENGA INTERDETTO IL SENATO" - "Una "giustificazione" che sembra uscita dalla bocca di chi è intriso di cultura dell'illegalità e che fa accapponare la pelle ai cittadini onesti che onorano la figura di Ambrosoli, giustamente definito "eroe borghese", perchè ha pagato consapevolmente con il sacrificio supremo suo e quello dei suoi cari l'adesione ai valori dell'onestà, dell'incorruttibilità e del silenzioso quotidiano asservimento dei propri doveri verso la società - continua la nota -. Questa mia indignazione si rivolge a Lei, nella speranza che la possa autorevolmente condividere e manifestare agli italiani tutti, anche, se possibile, con un gesto clamoroso e senza precedenti: la revoca della nomina di Andreotti a senatore a vita".

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