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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Caso Cementirossi, Barbieri: «Il documento del Pd è pieno di falsità e inesattezze»

Caso Cementirossi, dopo il botta e risposta tra Comune e Provincia, pubblichiamo interamente l'intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente, Patrizia Barbieri in Consiglio: «Il comunicato del Pd provinciale in merito all’autorizzazione alla ditta Cementi Rossi ad incrementare la quantità di combustibili alternativi è interamente basato su falsità e inesattezze così macroscopiche da risultare persino imbarazzanti»

Caso Cementirossi, dopo il botta e risposta tra Comune e Provincia, pubblichiamo interamente l'intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente, Patrizia Barbieri in Consiglio: 

«Il comunicato del PD provinciale in merito all’autorizzazione alla ditta Cementi Rossi ad incrementare la quantità di combustibili alternativi utilizzati in sostituzione di combustibili fossili è interamente basato su falsità e inesattezze così macroscopiche da risultare persino imbarazzanti. Nel ribadire che la richiesta della società Cementi Rossi è stata oggetto di una istruttoria tecnica ad evidenza pubblica complessa ed approfondita e che la valutazione di impatto ambientale positiva della stessa è stata deliberata all’unanimità dalla Conferenza dei Servizi preposta (nella quale è presente anche l’Amministrazione Comunale di Piacenza) si precisa quanto segue».

  1. In primo luogo va premesso che le istanze di Cementi Rossi e di Tecnoborgo, a differenza di quanto si vuol far credere nella nota PD, non sono comparabili: nel caso di Cementi Rossi si tratta della sostituzione di combustibili fossili con combustibili alternativi (alcune tipologie di rifiuti) con invarianza della quantità complessiva; Tecnoborgo ha invece chiesto di incrementare la quantità di rifiuti trattati dal termovalorizzatore di Borgoforte, portandola dalle attuali 120.000 t/anno a 136.000 t./anno; giova ricordare che già i quantitativi attuali sono il risultato di un incremento di 15.000 t/anno rispetto alla soglia originaria, che era fissata a 105.000 t./anno;

  1. Ciò detto è un falso documentabile che l’Amministrazione Provinciale abbia negato l’autorizzazione richiesta a Tecnoborgo. Alla ditta la Giunta Provinciale, con proprio atto n. 161 del 15 Luglio 2011,  ha invece chiesto di sottoporre il proprio progetto alla valutazione di impatto ambientale, come peraltro suggerito della Conferenza dei Servizi che ha istruito l’istanza: esattamente la stessa procedura seguita nel caso di Cementi Rossi. Richiesta che la ditta non ha accolto e rispetto alla quale ha invece presentato ricorso al TAR. Ritiene il PD che una decisione di tale rilievo debba essere assunta senza ricorso alla procedura di VIA? Lo dica apertamente e motivi la sua posizione davanti ai suoi sostenitori ed all’opinione pubblica.

  1. A dimostrazione della fondatezza della posizione assunta dalla Provincia, la stessa Tecnoborgo ha presentato recentemente una nuova istanza nella quale si propone il mantenimento dei quantitativi di rifiuti attualmente trattato. Tale richiesta è in fase istruttoria e sarà sottoposta a screening, cioè alla procedura ad evidenza pubblica  finalizzata a stabilire se si debba o meno ricorrere alla Valutazione di Impatto Ambientale

  1. Circa poi il fatto che i fondi per interventi di compensazione  previsti nell’autorizzazione a Cementi Rossi vadano genericamente a rimpinguare i bilanci di provincia ed ARPA, anche in questo caso si tratta di un altro falso documentabile: come risulta dall’atto della Giunta Provinciale tali fondi saranno allocati  su capitoli del bilancio provinciale a destinazione vincolata e saranno utilizzati per specifiche finalità; precisamente:
  • allestimento di un’area verde in località Capitolo, come concordato col Comune di Piacenza (€ 200.000);
  • acquisto di mezzi e attrezzature per le attività di monitoraggio delle emissioni e della qualità dell’aria da parte di ARPA (€100.000)
  • acquisizione della strumentazione informatica e del software per un programma di divulgazione dei dati relativi alle principali fonti emissive e alla qualità dell'aria (30.000)
  • interventi per il miglioramento della qualità dell’aria (120.000)

E conclude: «Forse il Pd farebbe invece bene ad interrogarsi sul reale utilizzo dei cospicui  fondi (1.200.000), come da esso stesso ricordato, versati annualmente da Tecnoborgo al comune di Piacenza,  non per  liberalità ma per preciso obbligo derivante dalla pianificazione provinciale e d’ambito in materia di rifiuti. Si è mai chiesto il Pd piacentino se e in che misura tali fondi siano effettivamente serviti, come dovrebbe essere, a realizzare interventi compensativi per la presenza dell’impianto?»

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