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Castelsangiovanni, Cesario: «Non vogliamo vivere con la fobia dello straniero»

Cesario (Forza Italia): «A causa della negligenza di un Governo capace solo di soluzioni di comodo e non all'altezza di un fenomeno che è solo all'inizio, la situazione conseguente ai flussi di immigrazione clandestina sta diventando sempre più preoccupante»

«Veniamo a sapere solo dai giornali del "filo rosso" che lega Castel San Giovanni agli attentatori parigini – critica Wendalina Cesario, delegato comunale di Forza Italia e consigliere Castellana, riferendosi all'arresto di Gegel Attar, fiancheggiatore dei terroristi Isis - e ciò, oltre che allarmante, è emblematico di come oggi non funzioni il sistema Italia».

«Ben sappiamo - continua Cesario - che il pericolo può essere sempre dietro l'angolo, ma il senso di insicurezza non deve potersi insidiare nelle nostre città. Castel San Giovanni ha un importante numero di stranieri, ma ciò non deve diventare elemento di timore per la nostra gente: non vogliamo dover vivere con la fobia dello straniero. Come insegna la storia, infatti, le persone da sempre sono in movimento tra diversi Paesi e ciò non dovrebbe essere un problema, ma diventa tale se manca la dovuta vigilanza di chi questi fenomeni deve governarli ed in assenza del dovuto supporto ai territori. Così, a causa della negligenza di un Governo capace solo di soluzioni di comodo e non all'altezza di un fenomeno che è solo all'inizio, la situazione conseguente ai flussi di immigrazione clandestina sta diventando sempre più preoccupante».

«Il Partito di Forza Italia – ricorda l'azzurra - anche con i suoi amministratori ha da subito stigmatizzato, non fermandosi alla critica ma proponendo soluzioni alternative, la strada seguita ad ora: ghettizzare cioè gli immigrati in strutture, spesso non adeguate, con lauti compensi per chi se ne occupa o fa finta di occuparsene. A completare il quadro c'è lo scarico di incombenze sugli enti locali che, senza vere competenze e con risorse esigue, non trovano alcun supporto dal Governo centrale più propenso a legare le mani ai comuni, per esempio bloccando le spese per la sicurezza con l'assurdo patto di stabilità. Lo scenario che va delineandosi giorno per giorno risulta così troppo vago, con regole mai chiare che, questo si, portano alle sterili strumentalizzazioni su cui amano puntare il dito le sinistre benpensanti: la prima causa del razzismo, però, sono le incapacità dei governanti romani che permettono il crearsi di queste situazioni».

«Come Forza Italia - conclude Cesario - ribadiamo la vicinanza all'Amministrazione Comunale, anch'essa impegnata nel difficile compito di essere equilibrata garantendo alla cittadinanza sicurezza, che non passa attraverso l’emarginazione della gente per bene. Ci chiediamo per quanto ancora i nostri Comuni e gli Amministratori potranno essere abbandonati in questa situazione». 

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