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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cavallerizza, Fli: «Ad un anno dall'inaugurazione la situazione è desolante»

«Nell'ottobre 2010 una grande festa con musica e banchetti inaugurava la piazza-giardino della Cavallerizza. Oggi il deserto: la piazza-giardino è sempre vuota. Sia di giorno che la sera. Vuota e triste. Senza bambini che giocano, senza anziani che si riposano, senza quattro gatti, senza un cane, senza padroni»

Futuro e Libertà interviene a proposito del maxi parcheggio, ma non solo, sullo Stradone Farnese. Così in una nota: «Nell'ottobre 2010 una grande festa con musica e banchetti inaugurava la piazza-giardino della Cavallerizza. Tanti curiosi erano accorsi all'evento desiderosi di scoprire la trasformazione di quel polveroso parcheggio in un nuovo spazio vivibile dalla cittadinanza. Anche noi, tra gli altri, c'eravamo e possiamo dire che i piacentini erano veramente felici della compiuta realizzazione di quell'area pubblica tanto attesa».

«Da allora è passato più di un anno, ma la situazione odierna della Cavallerizza è desolante. Come un anno fa, le uniche realtà piacentine che vivono la Cavallerizza rimangono le sale prove Giardini Sonori ed il Cai (Club Alpino Italiano): usando un eufemismo, un po' poco. Per il resto il deserto: la piazza-giardino è sempre vuota. Sia di giorno che la sera. Vuota e triste. Senza bambini che giocano, senza anziani che si riposano, senza quattro gatti, senza un cane, senza padroni»:

«Il verde circonstanziato, la mancanza di zone ombreggiate, l'inesistenza di un punto di ristoro non spingono i piacentini a scegliere quest'area pubblica per il loro relax. D'altra parte a poche centinaia di metri di distanza c'è il facsal le panchine all'ombra dei grandi tigli, i chioschi e le fontanelle a portata di mano (per la verità la fontanella di fronte al Liceo Respighi è rotta da tempo immemore, ma questa è un'altra storia, ndr). Perchè quindi scendere nella isolata piazza-giardino della Cavallerizza? Le scelte della cittadinanza non possono certo essere stigmatizzate»

«Il problema però c'è: la città sembra avere una crisi di rigetto per la nuova area. La piazza è nascosta e non offre attrattive. Dal punto di vista architettonico ha poca personalità: manca una fonte, un monumento (e più in generale noi italiani sembriamo proprio aver perso quell'arte di costruire le piazze che nei secoli è sempre stata un nostro vanto), un motivo per raggiungerla. Questo motivo però secondo l'attuale amministrazione dovrebbe essere l'installazione nell'aera commerciale di Eataly. Basterà o gli stessi commercianti ivi installatisi subiranno gli effetti negativi dell'isolamento?».

«La domanda, stante la situazione odierna, è legittima. Oltretutto vi è la preoccupazione che il bando di Eataly possa essere annullato a causa di un errore nella composizione della commissione aggiudicatrice. Altra problematica della Cavallerizza è quella inerente al parcheggio sotterraneo: nei momenti di massima affluenza si riempiono solo la metà dei posti disponibili. Sicuramente tale problema è diretta conseguenza della scarsa frequentazione della piazza, anche perchè i prezzi sono tutto sommato abbordabili».

«Oggi la Cavallerizza si è purtroppo tramutata in un'area morta. Questo è un vero peccato perché la città l'ha aspettata a lungo e tanti sforzi e soldi sono stati investiti nella sua riqualificazione. Da parte nostra, immaginiamo una Cavallerizza molto più frequentata e che sia veramente parte integrante della città; le potenzialità di quest'aera rimangono enormi e dovrebbero venire sfruttate nel modo migliore».

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