«Le scriventi OO.SS Regionali - scrivono Cisl, Uil, Ugl e Cisal - unitamente alle Segreterie Provinciali, visto l’ingiustificato silenzio sia da parte Aziendale che delle Proprietà e della Regione dopo l’ultima azione di lotta del 24 Marzo 2018 che ha visto, ancora una volta, una adesione da parte dei lavoratori superiore al 95%, hanno attivato nella giornata di lunedì 7 maggio una nuova procedura dello stato di agitazione di tutto il personale Seta.  Nella giornata del 18 maggio, l’Azienda nell’incontro programmato per discutere delle problematiche oggetto della nostra vertenza, si è presentata al confronto con il solo responsabile delle relazioni industriali privo di mandato decisionale. A dimostrazione dei nostri buoni intendi, le OO.SS erano disponibili, non appena risolte le problematiche oggetto della vertenza: obbligo del lavoro straordinario; mancata applicazione degli accordi di secondo livello oggi in essere nei tre bacini; sanzioni disciplinari; trattamento personale inidonei e nuovi assunti; applicazione unilaterale di norme nazionali ecc; a presentare e discutere una bozza di armonizzazione contrattuale elaborata dalle medesime. Il comportamento aziendale rappresenta non solo una mancanza di rispetto verso i lavoratori ed i propri rappresentanti, ma anche degli utenti che saranno costretti a subire i disagi conseguenti alle iniziative di sciopero che intraprenderemo non appena espletato in Prefettura le procedure previste dalla legge. La lotta per la rivendicazione di migliore condizioni lavorative di tutti i lavoratori di Seta e qualità del servizio, anche dopo le ultime “avventure” del parco mezzi, per quanto ci riguarda continua».