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Colosimo al prefetto: «I giornalisti raccontano quello che accade e non enfatizzano»

Il consigliere Colosimo risponde al Prefetto: «Definire enfatizzazione il problema della sicurezza vuol dire prender in giro i cittadini, quelli che probabilmente ogni giorno, sempre di più fanno fatica a dire che Piacenza è un isola felice»

«In merito alla dichiarazioni rilasciate dalla prefettura circa l'enfatizzazione del problema della sicurezza, vorrei esprimere a voi e ai vostri collaboratori la mia più totale stima. Se raccontare ciò che succede fra le vie della città si chiama enfatizzazione allora continuate». Scrive in una nota il consigliere comunale di Piacenza Viva ai giornalisti piacentini. 

«Mi reputo rispettoso delle figure governative ed istituzionali, rispetto che da tutti i cittadini mai dovrebbe mancare nei confronti di chi rappresenta lo Stato, ma queste dichiarazioni, che non sono le prime, mi lasciano perplesso. Non credo che la stampa stia enfatizzando il problema dell'insicurezza della nostra città, piuttosto se proprio bisogna bacchettare qualcuno dovremmo prendercela con qualche partito che vede all'interno del proprio programma e dei proprio slogan solo ed esclusivamente slogan, urla e manifetazione che spesso e troppe volte raffigurano una realta' abbastanza, a mio parere, modellata a piacimento, anzi modelatta per convewnienza o opportunita' politica». 

«La sicurezza e la felicità dei cittadini però non puòessere cosi trattata. Questo è un argomento serio, e pertanto rinnovo l'invito al prefetto Anna Palombi, a passeggiare insieme a me e al altri cittadini fral evie della città e dei quartieri, fra i parcheggi dell'ospedale e della stazione, per capire che definire enfatizzazione il problema della sicurezza vuol dire prender in giro i cittadini, quelli che probabilmente ogni giorno, sempre di più fanno fatica a dire che Piacenza è un isola felice. Caro Prefetto, a Piacenza una volta, non dieci anni fa, non tentavano di investire i poliziotti ai posti di blocco, non si sentivano gli spari nel bel mezzo della notte e i prefetti non raccomandavano l'installazione delle inferiate nelle proprie abitazioni. Quella volta, sì, Piacenza era un'isola felice. Buon lavoro ai cronisti che giorno dopo giorno raccontano la vita della nostra città, i quali tutti, insieme a me, sono convinto, sperano che un giorno potranno tornare a scrivere solo belle notizie sulla nostra città». Conclude. 

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