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Alluvione, Fratelli d'Italia: «Si apra una commissione d'inchiesta per capire chi ha sbagliato»

Foto (FdI-An): «Dato che siamo convinti che qualcosa si potesse fare per evitare tutti questi danni, vogliamo che questa vicenda venga analizzata fino in fondo di modo che essa possa servire come insegnamento per il futuro»

Fratelli D'Italia ha comunicato che chiederà che venga aperta una commissione d'inchiesta sui fatti che sono avvenuti nella notte tra il 13 e il 14 settembre a Roncaglia:  «Propongo una commissione d'inchiesta - afferma Tommaso Foti (Fratelli D'Italia) - in Comune e in Regione: ci sono questioni che non possono essere taciute come per esempio il fatto che siano state inviate informazioni a Comuni in cui non c'era nessuno oppure comunicazioni tramite mezzi teconologici verso posti in cui non c'era nemmeno la corrente. In prefettura lunedì 14 settembre i sindaci hanno parlato dei danni ma nessuno ha fatto riferimento alla situazione di Roncaglia: stiamo parlando di una frazione a 10 minuti da piazza Cavalli. E' evidente che ci sono voragini nel sistema di comunicazione e di intervento immediato. Soltanto alle 23 si è deciso di far intervenire il Genio Pontieri, 13-14 ore dopo i fatti. Alcuni danni si potevano evitare, per esempio quelli alle auto che erano in garage e che sarebbero state spostate se ci fosse state una buona comunicazione».

«Non si può liquidare il tutto con un'audizione interna del sindaco con i responsabili dei servizi e una comunicazione in consiglio comunale: non si è neanche provveduto a fare un supplettivo nell'ordine del giorno. Dato che siamo convinti che qualcosa si potesse fare per evitare tutti questi danni, vogliamo che questa vicenda venga analizzata fino in fondo di modo che essa possa servire come insegnamento per il futuro. L'allarme da parte della protezione civile è stato lanciato sabato 12 settembre e nel capoluogo non mancavano i mezzi di comunicazione. Tuttavia alle 8.30 c'era ancora la gente che passava sulla strada per Cortemaggiore: a mio avviso se la comunicazione del Comune di Piacenza funziona così, non siamo in mani sicure».
«Potrebbe anche essere vero che il sindaco sia stato avvertito tardi, ma che il Nure attraversa anche il comune di Piacenza lo sanno tutti. Il primo cittadino sembra anche un poco informato sul territorio di Piacenza. Che il fiume arrivasse a valle lo si sapeva: sicuramente qualche imputato c'è, dobbiamo capire chi è».

«Con un intervento più tempestivo - spiega il consigliere comunale Erika Opizzi - si sarebbero potuti limitare i danni in alcune frazioni come per esempio quella di Roncaglia. La piena ci ha messo più o meno 5 ore per arrivare in pianura». 

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