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Commissione decentramento: c'è il nuovo presidente ma manca ancora il vice

Ieri la prima riunione della Commissione per il decentramento dopo due anni di assenza sulla scena. Il nuovo presidente è Carlo Pallavicini (Prc), ma nessun accordo sul suo vice. Le circoscrizioni sono importanti, ha detto il presidente, ma il riavvio della Commissione è a singhiozzo

Così non si può procedere: manca il vicepresidente. Nel primo incontro dopo due anni di silenzio della Commissione per il decentramento, avvenuto ieri 21 gennaio, si è votato ed eletto il nuovo presidente ma nessun accordo sul suo vice. E ci si arena un'altra volta.

A guidare la commissione, adesso sarà Carlo Pallavicini (Prc), eletto con 25 voti nella seduta di ieri pomeriggio. Dopo i rimpalli dei due schieramenti politici, il centrosinistra che proponeva Pallavicini e il centrodestra che spingeva, invece, per Bruno Galvani (Misto), ha vinto il primo.
Il nuovo presidente è Pallavicini, ma ancora manca il vice

Un decentramento delle quattro circoscrizioni comunali che stenta a decollare, se a guidarlo deve essere questa commissione. Non solo due anni di latitanza dalla scena politica, adesso anche l'impasse di non aver saputo trovare un vicepresidente.

Sì, perchè la faccenda, ieri, è andata a finire così: Stefano Frontini (PC Libera) rifiuta l'incarico a vice di Pallavicini (questione di coerenza avrebbe giustificato) e Lorenzo Gattoni (PC con Reggi) non ha raccolto la maggioranza sufficiente per essere eletto.

Insomma, un avvio a singhiozzo, nonostante il lodevole discorso del neo presidente che ha ribadito l'importanza delle circoscrizioni piacentine. Peccato che ad ascoltarlo, di presidenti di circoscrizione ce n'erano solo 3. Gianni D'Amo (Piacenza Comune) non ha mancato di evidenziarlo.
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