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Fondi europei per l’agricoltura. Pollastri: «Reinvestire le risorse non utilizzate»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

“Un peccato rimandare a Bruxelles i fondi non utilizzati, meglio riutilizzarli per le nostre aziende agricole”, lo dice Andrea Pollastri (PdL) commentando un’interrogazione da lui presentata alla Giunta di Viale Moro.

La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, in gran parte finanziato con contributi europei, ha approvato trenta Misure suddivise in quattro Assi, dalle quali sono scaturiti numerosi bandi.

Il Piano, compatibilmente con la programmazione finanziaria dell’Unione Europea, ha durata di sette anni, dal 2007 al 2013, ed è ormai in scadenza: per questo motivo ormai gran parte dei bandi sono chiusi e sono stati anche già rendicontati, con l’esatto importo delle cifre spese e dei relativi cofinanziamenti da parte della Regione.

Si può, quindi, verificare che sulle Misure già chiuse e rendicontate si siano avanzate risorse che rischiano di dover essere restituite all’UE per la scadenza del PSR.

“Vi sono, però, - continua Pollastri - bandi ancora aperti o di cui non si è ancora concluso l’iter, come i progetti di filiera inseriti nell’Asse 1, che costituiscono il nucleo stesso del PSR e la sua parte più innovativa.

Su questi potrebbero essere convogliate le risorse avanzate, facendo scorrere le graduatorie e finanziando più progetti possibile.”

“Già da anni – afferma l’azzurro – il Settore Primario affronta una profonda crisi che, col calo dei prezzi e l’aumento di costi e concorrenza estera, impoverisce le nostre campagne e mette a rischio l’attività economica che più caratterizza la nostra Regione, per questo il Piano di Sviluppo Rurale è un utile strumento per offrire una boccata d’ossigeno.

Tante aziende in questi anni hanno saputo mettersi in rete, costruendo progetti di filiera, ed hanno pesantemente investito in innovazione e miglioramento tecnologico: credo che questo sforzo vada premiato. Per altro il prossimo bilancio della PAC, quello 2014-2020, potrebbe essere più “magro” dell’attuale: bisogna, perciò, sfruttare al massimo le opportunità che offre l’attuale, evitando gli sprechi.”

“Chiedo alla Giunta – chiosa l’azzurro - a quanto ammontino le risorse avanzate sulle Misure già chiuse e rendicontate del PSR 2007-2013 e se sia possibile riutilizzarle nei bandi ancora aperti”.

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