«È stata una legnata, forse è stato meglio che sia andata così male e non una via di mezzo, così almeno si pone una riflessione importante. È il caso di farsi su le maniche e lavorare, l’autocritica deve anche essere feroce, però ci sono comunque 6 milioni e mezzo di persone che hanno votato il Pd a livello nazionale. Rimaniamo pur sempre il secondo partito». Così Stefano Cugini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, ha esordito nella diretta Facebook de IlPiacenza.it. Diversi i temi affrontati da Cugini, intervistato dal giornalista Andrea Pasquali, alcuni posti anche dai lettori durante la diretta. «Avevo la percezione che avremmo perso le Elezioni e non di poco- ha detto Cugini -, si sono create le condizioni in cui anche di fronte a dati oggettivi non c’era presa negli elettori». Lei sarebbe per un governo con il Movimento 5 Stelle? «Il dialogo ci vuole con tutti, in Consiglio comunale discutiamo sempre con i 5 Stelle. Ma per un governo nazionale non ci sono le premesse».

Si è parlato anche di accoglienza dei profughi. «Bisogna tenere insieme la solidarietà umana con l’equità sociale, se si spezza questo legame il cittadino si sente privato di qualcosa. Uno Stato civile si attrezza per cercare di dare risposte, l’Europa però ha risposto male all’emergenza e questo ha fatto sì che la cittadinanza percepisse l’aiuto ai migranti come una mancanza di tutela. Si passa per essere buonisti, ma a Piacenza le risorse economiche comunque sono andate oltre il 95% ai piacentini e non ai profughi». Cugini ha discusso a lungo sul tema della gestione dell’accoglienza dei profughi – ricopriva fino al giugno 2017 il ruolo di assessore ai servizi sociali -, le politiche del ministro dell’Interno Marco Minniti, il campo nomadi di via Torre della Razza, la sua protesta nei confronti del traffico di minori albanesi che ha coinvolto il nostro territorio.

Poi, una valutazione sull’operato dell’Amministrazione del sindaco Patrizia Barbieri. «Siamo in una fase storica in cui piace la persona sola al comando, Barbieri ha maggiormente questo approccio che non il predecessore Dosi. Fra qualche anno i cittadini rivaluteranno l’operato del sindaco Dosi in un momento storico difficile. Il sindaco Barbieri ha ancora molto consenso perché ha polso e tiene la posizione. La maggioranza però è sfilacciata, non si è mai vista una squadra che presenta così tante interrogazioni e mozioni alla sua Giunta. Tutte le volte che vanno in difficoltà il sindaco, Foti e Stefano Cavalli della Lega corrono ai ripari per sistemare le cose». Cugini giudica negativamente la squadra degli assessori. «Per noi è una dis-Giunta, si vede che non c’è uno spirito di squadra forte tra gli assessori. Non hanno fatto nulla di quanto promesso, ma raccontano un film diverso. E il bilancio approvato parla di aumenti di tasse e tagli al welfare. Stanno solo spargendo il sale su tutte le iniziative fatte in questi anni: Spazio 4, Spazio Belleville, Cinemaniaci, succederà così anche per Spazio 2, temo».

A Cugini i lettori hanno chiesto il suo punto di vista su due vicende che hanno contrassegnato l’ultimo anno dell’Amministrazione Dosi nel 2017: i furbetti del cartellino in Comune e l’indagine sulle maestre dell’asilo Farnesiana.  «I furbetti del cartellino sono l’epilogo di un’attività interna di investigazione avviata e portata avanti da noi. Siamo stati l’Amministrazione che ha fatto più indagini interne, il marcio l’abbiamo scoperto noi. Però c’è stata troppa spettacolarizzazione, tanta gente onesta è stata coinvolta e non aveva commesso nulla».

Sulla pagina Facebook de IlPiacenza si può ascoltare e vedere la diretta dell’intervista a Stefano Cugini.