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Antico mulino di Villò, Pollastri: «Prima comprato dal Comune e poi fatto demolire»

E' tutto regolare nella procedura adottata per la demolizione dell’antico mulino che si trovava in località Villò di Vigolzone? È quanto chiede Andrea Pollastri (Pdl) in un’interrogazione alla Giunta regionale a proposito del fabbricato prima comprato e poi fatto demolire

E’ tutto regolare nella procedura adottata per la demolizione dell’antico mulino che si trovava in località Villò di Vigolzone? È quanto chiede Andrea Pollastri (Pdl) in un’interrogazione alla Giunta regionale a proposito del fabbricato “riconosciuto come testimonianza della cultura agreste e contadina di quella comunità” e acquistato dal comune nel novembre 2010, “per una spesa complessiva di 95.700 euro”.

“A seguito di una relazione tecnica del 23 ottobre 2012, - riferisce il consigliere - è emerso il grave degrado della struttura. Dopo un sopralluogo della Sovrintendenza una seconda relazione tecnica, il 19 novembre 2012, ha evidenziato il rischio di crollo imminente. Il 20 novembre un’Ordinanza Sindacale ha disposto la demolizione del fabbricato iniziata il giorno stesso e costata 45.000 euro”.

Pollastri riferisce che la Sovrintendenza, sollecitata al riguardo, avrebbe evidenziato “la contraddittorietà del comportamento dell’Amministrazione” che, prima avrebbe definito il mulino “un’interessante testimonianza legata all’attività agricola” salvo poi decriverlo come "un insieme decontestualizzato per il quale è possibile solo la demolizione”. Si sarebbero, inoltre, rese necessarie – continua il consigliere - ulteriori valutazioni per distinguere la parte storica del fabbricato, da tutelare, e quelle aggiunte successivamente.

L’esponente del Pdl chiede pertanto se la procedura di demolizione seguita abbia rispettato le disposizioni amministrative previste e se siano state ottemperate tutte le normative previste per i beni vincolati.

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