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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Dipendenti comunali, Cgil e Cisl: «C’è il nostro impegno per arrivare a un accordo»

I due sindacati commentano la mancata firma dell’accordo integrativo 2018 tra lavoratori e Comune di Piacenza: «Alcuni impegni non sono stati rispettati, ma non intendiamo entrare nella bagarre politica con l’Amministrazione»

L’animata assemblea dei lavoratori del Comune di Piacenza del 7 febbraio – 150 i presenti in Sant’Ilario – ha deciso di non sottoscrivere l’accordo integrativo 2018 tra il personale e l’Amministrazione comunale. Cgil e Cisl, a seguito dell’assemblea, intendono chiarire meglio la loro posizione sul confronto in corso tra i lavoratori e la Giunta Barbieri. «A seguito degli articoli apparsi sulla stampa e online – intervengono Melissa Toscani (Funzione pubblica Cgil) e Rosella Piatti (Cisl Funzione pubblica) - riteniamo di evidenziare alcuni elementi. Le dialettiche sindacali sono variegate e l'obiettivo che sempre ci si pone è quello di realizzare i risultati che i lavoratori, di settori diversi e con problematiche sia comuni, sia peculiari, aspettano. Per questo abbiamo voluto evitare, ieri, di rilasciare dichiarazioni  che avrebbero potuto venire confuse nel clima di polemiche che certamente hanno a che vedere con l'organizzazione del lavoro, ma decisamente con accenti differenti dalla bagarre politica, nella quale non intendiamo entrare.

Come ogni anno, e come è normale procedura sindacale, la preintesa viene portata in assemblea ai lavoratori e come ogni anno la partecipazione è stata importante, segno che i lavoratori sono consapevoli e vogliono giustamente partecipare alle scelte che riguardano il loro lavoro e il benessere loro e dei servizi che svolgono. Nel corso del 2018, Rsu e sindacati hanno più volte sollevato il mancato rispetto degli impegni congiunti assunti a chiusura del contratto decentrato 2017 e questo mancato rispetto ha rappresentato l'elemento negativo di partenza che ha reso le trattative 2018 difficili. L'utilizzo del fondo di produttività dovrebbe infatti essere discusso a monte alla luce di criteri ben definiti e in relazione all'organizzazione del lavoro. Altri elementi, poi, costituiscono nel complesso un benessere organizzativo che consente un migliore svolgimento dei compiti ed erogazione dei servizi al cittadino: politiche degli orari, organizzazione del lavoro nei diversi settori, l'assetto degli accordi che regolano le attività dei nidi, la definizione delle problematiche della polizia municipale, la salute e sicurezza sul lavoro, l'attenzione per il "corpo" oltre che per la "testa" del sistema.

Per questo il confronto con l'Amministrazione è stato serrato, tant'è che non è stato possibile siglare alcun accordo durante tutto l'anno e le stesse trattative sono proseguite praticamente fino alla vigilia di Natale,  con scambi anche duri e alcune aperture finali, che abbiamo ritenuto di accogliere, rimarcando la necessità di un percorso condiviso basato su relazioni sindacali stabili e cercando di mantenere gli equilibri anche perché, per quanto ci riguarda, non riteniamo corretto, a invarianza per legge di risorse, operare a posteriori la modifica di elementi che comunque rappresentano una remunerazione per lavoratori che svolgono determinati compiti.

Continueremo a impegnarci per portare a conclusione l'accordo 2018 e affrontare la nuova contrattazione normativa triennale, proseguendo sulla linea della certezza e trasparenza nell'individuazione di criteri per l'attribuzione degli incarichi e sciogliendo i nodi prioritari del riconoscimento del tempo di lavoro e politiche degli orari, della professionalizzazione dei lavoratori, del servizio estivo degli asili nido, delle competenze della polizia locale e di tutti i servizi che variamente impegnano i lavoratori e garantiscono diritti ai cittadini».

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