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«È tempo di finanziare la tangenziale di Castelsangiovanni»

I consiglieri Rancan (Lega), Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori (Fdi) hanno depositato un'interrogazione nella quale chiedono alla Regione di inserire nel bilancio il capitolo di spesa

«Il progetto c'è già ed è già stato inserito all'interno del Piano regionale integrato trasporti (Prit 2025), ora manca solo una cosa: che il finanziamento dell'infrastruttura venga finalmente inserita all'interno del Bilancio regionale 2020-2022». E' quanto chiedono in un'interrogazione i consiglieri regionali Matteo Rancan (Lega), Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori (Fratelli d'Italia), che oggi hanno depositato un'interrogazione nella quale chiedono alla Giunta di viale Aldo Moro «se la Regione intenda prevedere le risorse necessarie alla realizzazione della tangenziale Nord Ovest (fra il casello dell’A21 e la strada provinciale 10R Padana Inferiore) di Castel San Giovanni (Piacenza) all’interno della legge di bilancio 2020 – 2022, allo scopo di migliorare la qualità urbana e la sostenibilità territoriale, realizzando così l’abbattimento dell’inquinamento ambientale e il miglioramento della viabilità, spostando il traffico, in particolare quello pesante, dal centro abitato».

«Codesta infrastruttura risulta, oggi più che mai, ineludibile e indifferibile stante lo sviluppo nell’ultimo decennio a Castel San Giovanni di uno dei nodi più importanti della logistica non solo regionale, bensì nazionale», spiegano i consiglieri. «L’insediamento logistico “Logistic Park di Castel San Giovanni” è, infatti, una delle prime location del mercato logistico nazionale, situato in prossimità di importanti infrastrutture di trasporto, quale il casello dell’Autostrada A21 Torino – Piacenza e la SP412 che collega la Val Tidone alla Lombardia e al capoluogo lombardo con una consolidata presenza di operatori economici di valenza mondiale quali: Amazon, Moncler, Leroy Merlin, Bosch, Rajapack, Adveo Italia, Giochi Preziosi, ecc.», sottolineano.

Il progetto della tangenziale di Castel San Giovanni è finalizzato a migliorare la mobilità delle persone e delle merci ed interessa il sistema degli accessi e della circolazione sia per il capoluogo che per diverse provincie, quali Pavia, Milano, Piacenza e tutto il comprensorio della Val Tidone. In questo modo, si realizzerebbero condizioni di vita migliori per le zone abitative interessate e si soddisferebbero esigenze reali ai fini ambientali e di sicurezza fisica per i cittadini. Inoltre, si connetterebbero le diverse attività turistiche del territorio. «Spostando il traffico, in particolare quello pesante, dal centro abitato di Castel San Giovanni si otterrebbe: l’abbattimento dell’inquinamento ambientale, la riduzione delle emissioni, il miglioramento della viabilità e della qualità urbana, il miglioramento della salute dei cittadini, organica ridistribuzione del traffico e della viabilità, incremento del trasporto merci, maggiore connessione con le attività produttive e un incremento per le attività turistiche», concludono Rancan, Tagliaferri e Callori.

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