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Giovedì, 18 Aprile 2024
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«Il Po a Piacenza deve rinascere dal turismo e dalla sicurezza»

Il candidato sindaco Massimo Polledri all'ex scalo della Map ha incontrato i rappresentanti di alcune associazioni che da sempre "vivono" lungo il Po: «La sinistra ha fatto soltanto il pontile per la Calpurnia»

Attirare turisti per farli navigare sul Po e vedere le bellezze naturalistiche, pescare o scattare foto; un parcheggio per i camperisti; un parco attrezzato e una passeggiata lungo gli argini per ospitare le famiglie; fiume messo in sicurezza; un tavolo a cui partecipino le associazioni impegnate per il Po che diano giudizi competenti su ciò che si dovrà fare.

Sono alcune delle proposte raccolte dal candidato sindaco Massimo Polledri che, lungo il Po, all’ex scalo della Map, ha incontrato i rappresentanti di alcune associazioni che da sempre “vivono” lungo il Po: Davide Vitaloni, presidente del Centro nautico piacentino (a Mortizza); Tullio Bionda, presidente Map; Davide Tedeschi, presidente di Catfishing Italia (pesca e ambiente); Mario Mazzoni, decano del Po e sciatore d’acqua.

«Importante – ha sottolineato Tedeschi – è che il prossimo sindaco raccolga i suggerimenti di chi ha esperienza per poter realizzare, in base alle disponibilità, i progetti ritenuti più adeguati. Noi, da dieci anni, portiamo gratuitamente in barca anche i tanti fotoamatori che vengono per vedere la straordinaria bellezza del Po, che nemmeno i piacentini conoscono».

Polledri, accompagnato dai candidati consiglieri Corrado Albertin e Luisa Giunta, ha sottolineato il valore di queste idee e ricordato come «Domani verrà il candidato Dosi a raccontarvi delle favole. Non credeteci. il Comune in dieci anni non ha realizzato altro che il pontile di attracco per la Calpurnia. Questa è un’occasione da non lasciare perdere per lo sviluppo della città, del centro – siamo a 500 metri da piazza Cavalli – e del turismo. La Calpurnia, poi, dovrebbe ssere sfruttata meglio. Guardiamo a Cremona e Mantova, città che hanno saputo valorizzare il fiume e gli argini e che hanno sviluppato il turismo».

La Map, ha affermato Bionda, «ha stipulato un accordo per il mantenimento dell’area verde, in cambio della costruzione della nuova sede che sorgerà sopra i quattro piloni di cemento. Inoltre, potremo creare un attracco per le nostre barche, attaccandoci al pontone galleggiante appena realizzato. Purtroppo, ora i lavori sono bloccati in attesa di una risposta della Soprintendenza. Nella sede nascerà un bar, che sarà aperto anche ai cittadini».

Vitaloni ha puntato sulla sicurezza, ricordando i tanti furti di motori avvenuti negli ultimi tempi ad opera dei “predoni del Po” e chiedendo più sicurezza. «Tempo fa – dice Vitaloni – c’erano tante persone che avevano un piccolo attracco per la barca. Da quando misero la tassa sui piccoli attracchi, le persone sono sparite».

E ancora oggi sono tanti i pescatori che vengono multati – pescare nel Po è illegale – anche se poi rilasciano il pesce. Una situazione anacronistica che stona con i progetti di chi vuole rilanciare il Po.Mazzoni, invece, ha poi ricordato come “anni fa venne organizzata una giornata con “porte aperte” alla Map: in un pomeriggio portammo sul fiume 400 persone e c’era la fila per salire in barca”. Insomma, gli ingredienti per rilanciare le bellezze del Grande fiume ci sono tutti e alcuni di questi sono a basso costo.

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