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Elezioni Provinciali il 14 gennaio, Rolleri aspetta di conoscere l'esito della fusione a Vigolzone

Proposto un patto di condivisione per l'ente in assemblea dei sindaci, i sindaci del centrodestra lo respingono al mittente. Veneziani: «Lo sospendiamo fino alle nuove Elezioni». Decisivo per le Elezioni il referendum sulla fusione tra Pontedellolio e Vigolzone

Un patto per la Provincia di Piacenza, una lettera d’intenti, un accordo da sottoscrivere per continuare a governare un ente di secondo livello con un più condivisione. Un discorso nato da un ragionamento successivo alle dimissioni delle due consiglieri di Forza Italia Gloria Zanardi e Paola Galvani, che hanno rimesso le deleghe in mano al presidente Francesco Rolleri. Questo era l’obiettivo del centrosinistra che ha trovato nel sindaco di centrodestra Raffaele Veneziani una sponda su cui appoggiarsi. Veneziani si è infatti fatto carico di elaborare un documento, proposto agli altri amministratori durante l’assemblea dei sindaci del 28 settembre. «Più alta condivisione di responsabilità, senza alcuna limitazione derivante dall’appartenenza dei consiglieri a contrapposti schieramenti politici», per «garantire la più ampia concertazione tra i comuni, in particolare con previsione di distinte sedute per la presentazione e la votazione in merito ai principali adempimenti contabili», «rifiutando ogni posizione preconcetta o frutto della contrapposizione politica», «orientando le scelte proprie alla valutazione dei singoli provvedimenti in ragione dell’interesse sotteso». Un patto di non belligeranza tra centrosinistra e centrodestra, a pochi mesi dalle Elezioni Provinciali.

Ma proprio questa coincidenza non è piaciuta a un gruppo di sindaci del centrodestra, che già quest’estate polemizzarono con il presidente dell’ente Francesco Rolleri. Non hanno voluto sottoscrivere il documento Giancarlo Tagliaferri di San Giorgio, Gabriele Girometta di Cortemaggiore. La collega di San Pietro in Cerro Manuela Sogni ha criticato questa contrapposizione, divenuta sempre più tesa all’interno dell’assemblea dei sindaci. «Ci sono state una serie di situazioni – ha motivato Tagliaferri il suo rifiuto - in cui i risultati della Provincia non sono stati soddisfacenti. Non capisco perché a settimane dalle votazioni risulti utile sottoscrivere questo documento». Dello stesso avviso anche il primo cittadino di Bobbio Roberto Pasquali. «Perché questo discorso unitario non lo abbiamo fatto due anni fa, all’insediamento di Rolleri? A due mesi o un mese dalle Elezioni provinciali non è il massimo. Non vogliamo una lista unica alle elezioni, ma una lista per il centrosinistra e il centrodestra e poi si vedrà chi vincerà». «Faccio da mediatore tra centrosinistra e centrodestra – ha precisato il suo intento l’estensore del documento Veneziani - sarò un visionario. Non volevo far ripetere gli errori commessi nella discussione sul bilancio che ha portato alle dimissioni di Galvani e Zanardi. Non è stato giusto a mio parere impallinare la Provincia sul bilancio facendo dimissionare le due rappresentanti di Forza Italia. Non dobbiamo continuare a fare la conta tra chi sta qua e chi no. È chiaro che siamo sotto scadenze elettorali, con il voto della Provincia e del Comune capoluogo Piacenza. Propongo allora di sospendere il documento fino al nuovo consiglio provinciale che subentrerà fra qualche mese».

Le Elezioni Provinciali, sulla carta, dovrebbero servire solamente a eleggere il nuovo consiglio provinciale, che ha una durata di due anni, al contrario dei quattro del presidente Francesco Rolleri. Le Elezioni devono essere convocate tra il 14 di ottobre e il 14 di gennaio. Tuttavia pende una variabile non da poco: il presidente decade quando non è più sindaco del suo comune. E dietro l’angolo del comune di Vigolzone – dove Rolleri è sindaco dal 2009 – c’è il referendum di fusione con Pontedellolio. Qualora il 16 ottobre dovessero prevalere i sì alla fusione, Rolleri dovrebbe lasciare la guida del comune di Vigolzone. Il presidente ha perciò ribadito la volontà di indire, in caso di vittoria al Referendum a Vigolzone e Pontedellolio, le nuove elezioni Provinciali – sia per la presidenza che per il rinnovo del consiglio provinciale - il 14 gennaio, ultima data disponibile. Tutto il discorso relativo al futuro dell’ente di via Garibaldi deve tenere in considerazione un altro fattore: il 4 dicembre si vota il Referendum costituzionale. Con la vittoria del Sì la Provincia, nel giro di pochi mesi, si avvierebbe a completare il suo percorso di cancellazione e smantellamento, cessando di esistere.

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