Parla di una battaglia da fare «con ogni goccia di sudore», in modo «trasparente e onesto». Incita i suoi a «mobilitarsi», a muoversi, a «crederci e a impegnarsi al massimo». Perché anche se i sondaggi nazionali vedono il Governo in ottima salute, «le elezioni provinciali sono tutt’altra cosa», da conquistare «voto per voto». Tommaso Foti, deputato del Pdl e candidato al collegio di Piacenza 1, comincia a tirare la lunga volata a Massimo Trespidi. Lo ha fatto oggi pomeriggio, nella sede del partito berlusconiano, in occasione della presentazione della lista del Popolo della libertà. Tra una foto ricordo e un sorriso, piombano i capisaldi della campagna del centrodestra. Da diffondere ovunque: «Anche in quei collegi dove non c'è speranza».

NODO BARBIERI: TUTTO CHIARITO - Foti tiene a ringraziare tutti. Inclusi, esclusi, collaboratori, simpatizzanti. Precisa la «fatica» nello stilare la lista, con scelte a volte dolorose. Si rammarica di non aver potuto candidare «più donne». «Ma sono tutti nomi di grande valore, dai giovani ai professionisti, che hanno fatto molto al servizio della propria comunità». E scioglie subito sul nascere le polemiche sulla non presenza di Patrizia Barbieri, consigliere provinciale: «È stato un accordo condiviso. Sarà la portavoce della lista».

LA LISTA UNICA - L’obbiettivo è ben netto: portare il Pdl a Piacenza oltre il 40%. Per farlo serve «una squadra che condivida gli stessi valori», unita, dove le forze si equivalgono e remano nella stessa direzione. Anche se sarà fatica doppia, visto che «non è stata fatta una seconda lista»: «Le passate elezioni erano un momento particolare, molto litigioso per il centrodestra - dice Foti -: “Oltre i partiti” aveva una sua funzione. Adesso la situazione è diversa, so che sarà più difficile avendo 24 candidati invece che 48, ma il Governo è unito, ha risolto per l’Italia problemi decennali».

«OCCORRE CREDERCI. E IO CI CREDO» - La parola non tarda a passare a Trespidi. Il “maratoneta” non vede la strada in discesa: «Dobbiamo ricordarci che siamo gli sfidanti: sarà durissima, non abbiamo i favori del pronostico». Poi incalza, come un mister prima della finale di Champions: «Non sono occasioni per le mammole. Dobbiamo tirare fuori il meglio, riportare la politica tra la gente. Prima di tutto, occorre crederci. E io ci credo».


Ecco i nomi - dal primo al 24esimo collegio - con l’età e la professione:

1 – Romano Tribi, 53, formatore professionale
2 – Simone Mazza, 36, avvocato
3 – Celestino Bergamini, 42, artigiano
4 – Luigi Francesconi, 64, farmacista
5 – Paolo Epifani, 53, medico
6 – Gianluigi Repetti, 71 anni, imprenditore agricolo
7 – Armando Piazza, 52, commercialista
8 – Giovanni Cattanei, 55, vice presidente istituto di credito
9 – Fabio Gnocchi, 25, studente
10 – Jonathan Papamarenghi, 25, imprenditore
11 – Francesco Marcotti, 53, dirigente d’azienda
12 – Tommaso Foti, 49, dirigente
13 – Filippo Bertolini, 32, libero professionista
14 – Alba Saggini, 30, dipendente pubblica
15 – Gianluca Miccoli, 53, imprenditore
16 – Antonino Coppolino, 56, avvocato
17 – Michele Magnaschi, 22, studente
18 – Giovanni Vallone, 56, pensionato
19 – Massimo Burgazzi, 48, avvocato
20 – Riccardo Sparzagni, 25, studente
21 – Paolo Passoni, 49, avvocato
22 – Carlo Mazza, 70, pensionato
23 – Erminio Antelmi, 47, odontotecnico
24 – Gianpaolo Fornasari, 53, commercialista