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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni 2009

C'è la scuola nel mirino della campagna elettorale

Boiardi bolla come “inaccettabili” i tagli del Governo che mettono a rischio “il diritto costituzionale all'istruzione”. Replica Di Bella (Udc): “Fare politica vuol dire essere al servizio della gente. Dal Partito Democratico nessun dialogo, solo attacchi provocati dall'esterno”

Centrosinistra contro centrodestra: al centro, la scuola. Lo scorso 27 maggio il presidente uscente Gianluigi Boiardi aveva incontrato i dirigenti scolastici, per mettere a fuoco la situazione dell'istruzione piacentina. Dopo aver vagliato i dati in crescita (in 5 anni, 2 mila studenti in più, moltissimi dei quali stranieri) l'incontro era finito in un j'accuse contro il piano tagli del Governo.

boiardi-al-forum-acuq-100x120Ed è stato proprio l'ex ministro dell'istruzione, Giuseppe Fioroni, presente al tavolo di confronto, a lanciare la prima pietra: “Nell’approvazione del triennale Tremonti ha già deciso come cambia il sistema: gli organici, gli edifici scolastici, gli orari scolastici.  Sono 135mila posti in tre anni da tagliare a cui sommare 80mila precari che non vengono messi a ruolo. Tra tre anni la scuola non sarà più un’opportunità . Il Governo ha scelto lo slogan “la famiglia sceglie la scuola che vuole”; in realtà, la famiglia sceglierà la scuola che si può permettere. Ci riconsegnano una scuola di fine ‘900, in cui la scelta e il merito non esistono”.
  Sono inaccettabili i tagli che questo Governo sta operando mettendo a rischio il diritto costituzionale all’istruzione  

Sul tavolo degli imputati, anche la riforma Gelmini: i dirigenti, hanno ribadito che stanno facendo di tutto per mantenere alto il sistema di qualità della scuola piacentina: “I nostri ragazzi e le prossime generazioni soffriranno molto gli effetti di questa riforma” . Boiardi dal canto suo si è impegnato a difendere, se dovesse essere riconfermato, il sistema scolastico nostrano.

“La qualità della formazione, e la sua accessibilità a tutta la popolazione, costituisce il primo strumento con cui rispondere anche alla crisi, restituendo alle giovani generazioni consapevolezza e responsabilità del proprio protagonismo e del proprio futuro. E per questo sono inaccettabili i tagli che questo Governo sta operando mettendo a rischio il diritto costituzionale all’istruzione” ha concluso Boiardi.
  Dal Partito Democratico nessun dialogo, solo attacchi provocati dall'esterno  

Puntuale, ieri, è arrivata la replica del Dipartimento affari sociali dell'Udc. “Si, non sono molto convinto che la riforma Gelmini sia giusta in tutte le sue direzioni, ma il tempo di discutere sulla riforma ormai è passato” ha detto Gianluigi Di Bella, responsabile del Dipartimento.

Poi ha puntato il dito contro la Giunta uscente e, di riflesso, contro Reggi: “Ne abbiamo la riprova perché in questi anni non abbiamo mai visto azioni efficaci né da parte dell’Amministrazione comunale, (un esempio: ultimamente per il bene che vuole alla scuole ha reso a pagamento il servizio di pre e post scuola alla Pezzani) né da parte dell’Amministrazione Provinciale, (un esempio: i mancati corsi per ricreare gli operai qualificati – apparecchiatori elettronici, meccanici- lasciando perse figure professionali importanti)”.

“Fare politica vuole dire essere al servizio della gente, con e per la gente” ha concluso Di Bella, “Il Pd non ha cercato minimamente un dialogo ma solo attacchi provocati dall’esterno”.

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