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Elezioni 2009

Papamarenghi: a Lugagnano vogliamo cambiare

Un candidato sindaco di appena 25 anni, forse il più giovane in corsa alle prossime comunali. È Jonathan Papamarenghi. A Lugagnano vogliamo uscire dal conservatorismo, dice. “E per cambiare servono teste nuove, esperienze nuove e tanta dinamicità”. Con lui, una lista innovativa

Jonathan Papamarenghi ha 25 anni. Forse un po' pochi, rispetto a come siamo abituati a vedere la politica (e i politici), ma sicuramente abbastanza per sapere cosa vuole dare a Lugagnano. Si candida per la carica di primo cittadino di questo paese in Val Chiavenna e mette subito nero su bianco: “Per cambiare servono teste nuove, esperienze nuove e tanta dinamicità”. Il dinamismo a lui non manca di certo. E non solo perchè ha addirittura meno di trent'anni. “Non vogliamo un'amministrazione di mantenimento, ma una politica di crescita, in un comune dove le risorse sono parecchie, ma non sfruttate”.

Allora lo mettiamo subito alla prova. Ci spieghi cosa intende fare a Lugagnano. Lui, con il pragmatismo che sembra contraddistinguerlo, prima ancora di iniziare, risponde secco: “il nostro è un programma di concretezza: pochi punti decisi”. Agricoltura e politiche di crescita e sviluppo. Eccolo il suo programma elettorale. Papamarenghi si propone di guidare Lugagnano come un vero e proprio imprenditore, almeno così pare dalle prime battute.

E l'imprenditore, infatti, fa di professione. Ha fondato un'azienda, “operativa in tutto il nord Italia”.

Quindi, attenzione all'agricoltura...

L'agricoltura, oggi, è considerata come un fenomeno estremamente di nicchia. Ma più di un allevatore locale ha dimostrato che, se seguita in modo corretto, può dare molti margini di crescita. Parlo soprattutto dell'agricoltura di specializzazione, di quella enologica. 

Non ha torto. “Nella nostra Val Chiavenna, abbiamo vini noti in tutta Italia, premiati”. E nel concetto più ampio di agricoltura, inserisce anche gli allevamenti. Un chiodo su cui  battere, per vincere la campagna.  “L'allevamento anche, potrebbe portarci in un futuro non tanto lontano, riconoscimenti importanti come il marchio DOP”, spiega. E spiega, anche, il suo progetto di integrazione in filiera degli allevatori.
  Vogliamo ribaltare la situazione: il comune deve porsi come risposta concreta ed immediata ad esigenze vere  

Cioè? “L'allevatore non deve essere marginalizzato, ma parte attiva dell'intera catena”. Dalla produzione al profitto, dunque. “Se non lo si garantisce, viene meno tutto lo stimolo a produrre e produrre bene”.

Non parliamo solo di mucche, però. Di risorse a Lugagnano ce ne sono, da far fruttare. “Ad esempio le risorse turistiche: abbiamo un'area archeologica e un parco geologico conosciuto in tutta la regione; attira gente da tutte le province”. Anche quello, da ottimizzare per un ritorno economico. Insomma, quelle che Papamarenghi vuole attuare, sono “Politiche di crescita e sviluppo”.

E con quale squadra?

Non siamo una lista nata da un giorno all'altra, né un'appendice conservativa dello status quo. Ci proponiamo come il vero cambiamento, a Lugagnano.

Una squadra di governo, quella del giovane candidato, definita da lui stesso “variegata”. È composta da studenti, laureati, imprenditori, impiegati, parecchie donne. Qualcuno ha anche trascorsi da amministratore, nel palazzo del Municipio. “Così vogliamo svecchiare il modo di fare politica, vista con distacco nel nostro Comune. Con la nostra lista, vogliamo rappresentare capoluogo, frazioni, classi sociali”.

Poi la domanda fastidiosa, quella alla quale ormai ha fatto il callo. Ma la sua giovane età è vista come cosa positiva o negativa?

Svincolata da tutto il resto, dalle esperienze professionali e politiche che ho avuto, potrebbe sembrare una nota di demerito ed è stata strumentalizzata dagli avversari più volte. Sono stato assessore a 20 anni con l'attuale sindaco. Mi ha fatto crescere, ma soprattutto mi giova la passione e la costanza che ho messo nel seguire il discorso amministrativo.

E un riconoscimento di questo buon operato è arrivato anche per lui: “Non sono solo candidato sindaco” precisa “ma sono anche stato scelto quale rappresentate del Pdl per le elezioni provinciali. È un grande riconoscimento politico”.

E se dovesse fare un breve bilancio dell'amministrazione che sta per concludersi? “Tutta la mia stima e riconoscimento del sindaco Lombardelli: è stato un ottimo amministratore”.



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