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Elezioni Ponte dell'Olio

Piera Reboli si candida a Pontedellolio: «vogliamo valorizzare le nostre eccellenze»

«Ho deciso di candidarmi - spiega Piera Reboli, 61 anni, dirigente Ausl - per dare attenzione a un paese a cui sono legata affettivamente e che mi ha saputo dare tanto. Pontedellolio è stata toccata dalla crisi economica molto più che i paesi vicini

«Ho deciso di candidarmi – spiega Piera Reboli, 61 anni, dirigente Ausl - per dare attenzione a un paese a cui sono legata affettivamente e che mi ha saputo dare tanto. Inoltre diverse persone mi avevano chiesto da tempo di scendere in campo per migliorare il comune e fare qualcosa: in questo momento della mia vita, mi sento di farlo». La lista civica “Tradizione e sviluppo Pontedellolio” a sostegno di Piera Reboli è così formata: Marco Maggi, Renzo Capra, Alessandro Chiesa, Lucia Gazzola, Daniele Marengoni, Giorgio Murelli, Anna Maria Paganini, Monica Paraboschi, Marco Rimondi, Benedetta Scagnelli, Christian Scalzotto, Silvana Trioli

«Ci tengo a precisare – puntualizza Reboli – che le persone che mi hanno appoggiato, pur provenendo da movimenti politici diversi, hanno deciso di appoggiare me come candidata e seguire solamente gli indirizzi che ci siamo dati. Nessuna appartenenza politica ostacolerà l’attività di una nostra eventuale amministrazione comunale». È mancato qualcosa a Pontedellolio in questi ultimi anni? «Il nostro paese  - spiega la candidata - ha perso le sue specificità: sono andati in crisi il settore manifatturiero e meccanico, oltre a quello agricolo. La crisi, presente ovunque nel territorio nazionale, ha toccato Pontedellolio in misura maggiore rispetto ad altri comuni della Val Nure come Podenzano e Vigolzone. Mentre quest’ultimi hanno avuto in questi anni un forte incremento demografico, noi abbiamo assistito a una diminuzione dei residenti. Il paese ha rallentato il suo ritmo: bisogna cominciare a valorizzare perciò le nostre eccellenze, per far tornare i nuclei familiari a vivere nel comune».

Il programma di “Tradizione e sviluppo per Pontedellolio è fortemente incentrato sulla valorizzazione del territorio. «Il comune – racconta - dovrà affrontare il tema del lavoro. Incominceremo dalle nostre eccellenze, come ad esempio il settore enogastronomico. Vogliamo promuovere le nostre produzioni di salumi e le nostre cantine. Si potrebbe pensare a inserire i prodotti di Pontedellolio in un contesto di promozione più ampio, coinvolgendo il resto della Val Nure». Reboli intende dedicare molta attenzione all’ambiente. «Ci sono problemi nella rete stradale: puntiamo a pianificare una serie di interventi, valorizzando le frazioni.  Incentivare l’associazionismo è una prerogativa: a Ponte manca una Pro loco, non c’è perciò un coordinamento tra le tante associazioni presenti. Senza un contatto tra le realtà, non si riesce a promuovere il paese. La mia lista vuole impegnarsi anche a formare volontari competenti per assistere le persone anziane: i volontari dovranno prestare il loro tempo, fare da riferimento, intervenire e ascoltare le persone che si sentono sole o si trovano in situazioni di bisogno. Ormai gli enti locali non hanno le forze per risolvere le cose in modo autonomo, bisogna che emerga una sinergia tra le risorse del pubblico e quelle del privato». 

Tema caldo della realtà pontolliese è quello della scuola. «Non è immaginabile - conclude Reboli - che in un paese di 5000 abitanti si debbano fare doppi turni nella mensa scolastica e non vi siano laboratori adeguati. Inoltre vogliamo restituire al capoluogo e alle frazioni un po’ di decoro, in modo da renderle ricettive in vista dell’Expo. Pontedellolio si trova a soli 22 chilometri da Piacenza ed è circondata dalla collina. Dobbiamo sfruttare le nostre potenzialità». 

La candidata sindaco vuole spendere ancora due parole per la lista di aspiranti consiglieri che la accompagnerà nell’appuntamento elettorale del 25 maggio. «La mia squadra – conclude – è composta da pontolliesi con ottime professionalità, e risulta ben assortita. Tutti si sono resi disponibili all’impegno per il proprio paese e hanno un forte radicamento nella realtà locale». 

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