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Emiri del Qatar in città nel 2016, Lega Nord: «Piacenza può essersi esposta a pericoli»

Zandonella (segretario della Lega Nord): «Mentre una parte del mondo musulmano proprio in questi giorni taglia i ponti con il Qatar, Piacenza può continuare a fregiarsi di avere accolto con tutti gli onori la monarchia regnante in quel paese»

«Mentre una parte del mondo musulmano proprio in questi giorni taglia i ponti con il Qatar, Piacenza può continuare a fregiarsi di avere accolto con tutti gli onori la monarchia regnante in quel paese». Lo dichiara il segretario della Lega Nord cittadina, Luca Zandonella, in riferimento alla rottura dei rapporti diplomatici tra Egitto, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti e Bahrein con il piccolo emirato del Golfo Persico, accusato di sostenere alcuni gruppi terroristici. «Proprio un anno fa tre membri della dinastia qatariota furono ricevuti dalle massime autorità cittadine durante una visita al Centro islamico di via Caorsana (da anni impiegato abusivamente come moschea), beneficiario di una donazione della fondazione Qatar Charity».

«Il triste primato di una città prona ad emiri che guidano un paese sospetto di fiancheggiare il terrorismo islamico – attacca Zandonella, anche capolista del Carroccio alle elezioni amministrative - è frutto della deriva terzomondista del Partito Democratico, che insiste nell’ignorare un pericolo riconosciuto persino all’interno dello stesso mondo islamico e mediorientale. È giunto il momento di abbandonare definitivamente quel sentimento di benevolenza ed apertura indiscriminata anche verso chi rappresenta una minaccia per la nostra società, quel buonismo a tutti i costi che in quell’occasione portò imprudentemente a definire “moderato” un Islam ancora nebuloso e a paragonare la Qatar Charity all’Obolo di San Pietro. Ma a risultare minaccioso - prosegue - è anche il silenzio di questi giorni del sindaco Dosi, che aveva steso il tappeto rosso agli emiri qatarioti, e del candidato del PD Paolo Rizzi, che non sembra intenzionato a dissociarsi dalla posizione del primo cittadino in carico. Un mutismo che non viene rotto nemmeno in questi momenti di cordoglio per le vittime del terrorismo jihadista. Il centrosinistra locale ammetta una volta per tutte l’ingenuità di quell’incontro e dei pericoli ai quali potrebbero esporsi Piacenza e il paese grazie ai finanziamenti giunti qui dal Qatar».

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