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Enìa – Iride, non convince la fusione

E' una vicenda delicata, che è stata trattata con troppa fretta, ha detto il capogruppo An-Pdl Andrea Paparo. Che, fa sapere, ha presentato con urgenza un'interrogazione sulla vicenda, da discutere il prima possibile, forse già il 15 gennaio

Una fusione che non è chiara, quella messa in agenda nelle scorse settimane, fra la multiutility Enìa e Iride (Torino - Genova). La definisce così Andrea Paparo, capogruppo An-Pdl in Consiglio comunale. In un comunicato stampa, Paparo ha fatto sapere di aver presentato un'interrogazione di una certa urgenza. “La fretta con cui si è voluto portare in Consiglio comunale il provvedimento è stata cattiva consigliera” ha dichiarato il parlamentare nella nota.

La fusione Enìa – Iride è un'operazione importante, non si può gestirla “in modo così pasticciato” continua Paparo. In Consiglio, l'opposizione aveva posto il suo veto al gemellaggio che, tra l'altro, sta subendo ritardi a causa del disaccordo sul valore di concambio. In sostanza, quello su cui ancora non c'è unità, è la quantificazione economica della fusione. Alla luce di questo aggiornamento, Paparo insiste nel ribadire che “i motivi del nostro voto contrario escono da questa vicenda rafforzati”.
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