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“+Europa” s’insedia anche nel Piacentino: c’è anche Rolleri

Il sindaco di Vigolzone (ed ex presidente della Provincia) rimane nel Pd ma aderisce anche a +Europa: «Voglio capire che linea esce dal congresso nazionale dem». Si avvicina al partito anche l'ex parlamentare Bergonzi

Nella storica cornice di Palazzo Ghizzoni-Nasalli si è tenuta nella nostra città l’assemblea fondativa del Gruppo +Europa-Piacenza.  All’evento ha fatto seguito, con la presenza fra gli altri dell’onorevole Bruno Tabacci, un articolato dibattito sui temi d’attualità per il movimento nazionale che, dopo l’iniziale esperienza alle elezioni del 4 marzo (4 eletti, uno dei quali è proprio l’on. Tabacci), si costituirà in partito col congresso previsto a Milano fra il 25 e il 27 gennaio del nuovo anno, in tempo per le elezioni del Parlamento Europeo di maggio 2019. Le cariche decise sul piano locale sono state quella di coordinatore (Fabrizio Faimali), di presidente (Dino Rinoldi), di Tesoriere (Maria Pia Emiliani) e di responsabile web e della comunicazione (Enrico Caruso).

Il dibattito è stato introdotto dalle parole di Faimali e Rinoldi sull’organizzazione del gruppo e sulle prospettive di lavoro, nella necessità di considerare inaggirabile lo stretto legame fra l’ambito provinciale, regionale e nazionale italiano, da una parte, e la cornice dell’Unione europea da un’altra parte, cornice entro la quale il nostro Paese si trova a coordinare le proprie capacità con quelle di tanti Stati del Continente. Sono stati sottolineati i grandi vantaggi di più di settant’anni di cooperazione europea e le necessità non di arretrare ma, anzi, di approfondire sempre più un legame soprannazionale continentale indispensabile - nell’odierno mondo in subbuglio - in tante materie come quella della circolazione delle persone, delle merci, dei servizi, dei capitali, o della regolazione e della promozione dell’agricoltura, della salvaguardia ambientale, dell’innovazione tecnologica e digitale. foto +Europa-2

Prima dell’ampio intervento di chiusura dell’on. Tabacci sulle prospettive del movimento +Europa, anche dal punto di vista delle sue alleanze internazionali con partiti europei di similare impostazione liberaldemocratica (quindi né socialista né popolare né, tantomeno, “sovranista”), ha parlato Elena Torri, sindaco di Lizzano in Belvedere (sull’appennino bolognese) e consigliere nazionale di +Europa. Ma sono intervenuti  con puntuali analisi anche l’ex parlamentare del Pd Marco Bergonzi e l’ex presidente della Provincia e sindaco di Vigolzone che ha aderito al progetto ed è fra i fondatori di +Europa-Piacenza Francesco Rolleri, ambedue  per propugnare l’idea di arrivare agli Stati Uniti d’Europa in tempi utili a poter fare del nostro Continente un protagonista delle relazioni internazionali, in un mondo sempre più complicato eppure  di sempre più accentuate opportunità che possono aprirsi, se le si sanno governare, specialmente ai più giovani.

Del resto tanto Tabacci quanto Rinoldi hanno sottolineato che oggi viviamo in un Continente il quale, in rapporto al mondo intero, ha solo il 7% circa della popolazione, col 25% del PIL totale e - addirittura - col 50% del Welfare complessivamente presente sul piano universale.  Così +Europa, compresa la sua articolazione piacentina, vuole opporsi a un declino del “Vecchio Continente” altrimenti inevitabile e, anzi, farlo progredire in pace e benessere.

I COMMENTI DI ROLLERI E BERGONZI

Colpisce l'attenzione l’adesione del sindaco di Vigolzone Rolleri. «+Europa – spiega Rolleri, interpellato al riguardo da IlPiacenza.it - era un’associazione fino a poco tempo fa, a cui ho aderito perché ha un programma che rispecchia in gran parte quello del Partito Democratico, a cui attualmente rimango ancora iscritto. Ora si sta formando come partito, è un progetto che mi sento di sostenere, è in continuità con il Pd. Voglio però capire che linea uscirà dal congresso del Pd, se si deciderà di continuare sulla linea di sempre, quella pro Europa, bene. Perchè a me interessano questi argomenti, ben rappresentati e contenuti nel programma di +Europa». «Con +Europa – fa sapere Bergonzi - condividiamo i valori fondanti dell’unione europea e l’orgoglio che l’Italia sia uno dei paesi fondatori dell’unione, il più grande e lungimirante progetto politico del dopoguerra. La consapevolezza che non v’è destino per un’Italia al di fuori dell’UE, che ci assicurato settant’anni di pace di crescita sia civile, che economica e culturale. La netta contrarietà ad ogni forma di sovranismo populista, perché chi è contrario all’Europa è contrario all’Italia e va contro gli interessi degli italiani. L’incapacità di questo governo di contare in marco bergonzi-14Europa è dovuta alla scarsa autorevolezza delle forze che lo guidano.  Bullismo, inadeguatezza ed inaffidabilità sono l’esatto opposto di ciò che serve al nostro Paese, che in un momento di forte instabilità di diversi Paesi Europei, nel mezzo di una Brexit drammatica per i Britannici, potrebbe e dovrebbe giocare un ruolo da protagonista in sede internazionale. Le prossime elezioni europee saranno decisive per la collocazione dell’Italia in campo internazionale ed europeo. Io ho avuto l’onore di far parte della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati e sono convinto che il PD debba essere il perno di un ampio fronte di forze politiche e civiche con il grande obiettivo degli Stati Uniti d’Europa».

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