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«Expo è stata la prima tappa per una Piacenza turistica»

Tradizionale scambio di auguri tra l’Amministrazione (ancora senza il sindaco Dosi) e la stampa. Il vice Timpano: «Nel 2015 ci siamo concentrati su riqualificazione urbana, Expo e coesione sociale. Ci abbiamo messo la faccia e i risultati si sono visti, senza toccare la pressione fiscale»

Il tradizionale scambio di auguri natalizi e di fine anno tra l’Amministrazione comunale e i giornalisti – più che altro un modo per fare il bilancio di quanto è stato fatto durante l’anno e lanciare le sfide più importanti del futuro – ha visto l’assenza del sindaco Paolo Dosi, ancora a riposo dopo la breve ischemia, e l’ultima presenza a Palazzo Mercanti del direttore di Libertà Gaetano Rizzuto, prossimo alla pensione dopo 15 anni alla guida dello storico quotidiano locale. «Il sindaco è in convalescenza – ha fatte le sue veci l’assessore e vice Francesco Timpano -, è a casa, sta meglio. Ha bisogno di un periodo di riposo, ne approfitta visto l’imminente periodo delle feste. Riprenderà a lavorare nelle prossime settimane quando i medici daranno l’ok». DSC_0231-2

Il presidente del consiglio comunale Christian Fiazza – subentrato nel corso dell’anno a Claudio Ferrari - si è concentrato nel constatare le differenze con il passato. «Non vi leggo i numeri del lavoro effettuato in questo 2015. Le sedute consiliari sono scese rispetto al 2014, da 46 a 32 sedute. Sono aumentate le sedute delle commissioni permanenti: la 1 e la 2 hanno infatti avuto la funzione di approvare il Psc. C’è stata una riduzione dei costi portando in commissione più discussioni che in consiglio. Questo è un consiglio comunale da terza repubblica: c’è la consapevolezza del saper andare al di là dei partiti. C’è condivisione su diversi temi e problematiche». Timpano, nel raccontare l’attività dell’Amministrazione nel 2015, ha puntato su tre temi: la riqualificazione urbana, Expo e la coesione sociale.  

RIQUALIFICAZIONE URBANA

«Essere arrivati ad approvare il Psc – ha commentato il vice - è un fatto decisivo e storico: è forse l’atto più importante di un’Amministrazione Comunale. Aggiungeremo a quello il Poc, che è in dirittura d’arrivo. Il Psc è per gli addetti ai lavori, ma influenza la vita dei cittadini e delle imprese e delinea la capacità di attrarre aziende sul territorio. Ci sono temi nuovi: stiamo per chiudere la partita di Borgo Faxhall, ci sono prospettive di valorizzazione dei beni immobili di proprietà del Ministero della Difesa. Si è lavorato sulla Chiesa del Carmine, stiamo sviluppando il progetto che verrà presentato nelle prossime settimane. A breve partirà il cantiere del nuovo collegio universitario del San Vincenzo e stiamo riqualificando viale Dante e lo Stradone Farnese. Abbiamo rivisto la viabilità al polo logistico, fatto parcheggi nuovi in zona ospedale e in via Maculani. Tengo molto alla riqualificazione del corpo basso del Grattacielo dei Mille, già partita. Stiamo dando gambe al documento di sviluppo programmatico redatto dal Comune. Aprirà l’Urban Hub nella sua nuova veste, e il progetto sul polo del ferro è ora in mano a Rfi per una valutazione».

EXPO

«È stato soprattutto l’anno di Expo. L’Amministrazione ha investito molto, ci ha messo la faccia. È stata un’operazione di comunicazione su larga scala. Siamo consapevoli che, essendo un’operazione nuova, poteva portare a problemi e frizioni. Ma Piacenza una cosa del genere non l’aveva mai fatta. Lo scetticismo che percepiamo in giro non è giusto. L’investimento va sostenuto ancora, altrimenti Expo avrà avuto impatti ed effetti piccoli. Ci siamo messi in gioco e i risultati si sono visti. C’è stato inoltre un incremento importante degli orari di apertura dei nostri musei e abbiamo proposto nuovi eventi culturali e concertistici per Expo. Il Tondo di Botticelli è andato fino in Giappone. Possiamo, grazie a questi sforzi, far diventare Piacenza città turistica, Expo è stata la prima tappa. L’App su Piacenza e il nuovo punto di informazione turistica in centro storico vanno in questa direzione».

COESIONE SOCIALE

«Puntare sul welfare generativo, dare aiuto ma anche riceverlo». Questo il mantra dell’Amministrazione, alle prese anche con una commissione speciale ad hoc sui servizi sociali. «La logica – ha continuato Timpano - del nuovo welfare è questa: chi riceve deve attivamente realizzare azioni che permettano ricadute sul territorio. Sono stati aperti nuovi spazi pubblici e servizi del Comune: Informasociale, infohandicap, farmacia comunale h24, Spazio Belleville, Centro famiglie, Urban Hub. Il 2016 sarà l’anno della riqualificazione del Vaiarini e del nuovo asilo internazionale».

L’Amministrazione ha fatto notare le differenze tra i bilanci del passato, in particolare riferendosi al fondo di solidarietà ai Comuni ridotto di altri 3 milioni. «Abbiamo mantenuto invariata la pressione fiscale, che è bassa, in rapporto agli altri territori, come la vicina Parma. La città sta cambiando, mi riferisco ai dati emersi dall’Annuario Statistico. Siamo in una situazione in cui il contrasto ai reati stia portando risultati, la percezione delle gente è diversa. Dobbiamo domandarci perché». Tutto questo agire si è scontrato con l’Alluvione. «Impegno importante, ci ha messo in evidenza che abbiamo bisogno di un nuovo modello di Protezione Civile e abbiamo imparato come intervenire in situazione eccezionali. C’è stata una reazione importante della macchina comunale, i cittadini hanno apprezzato. I nostro servizi sono stati utili. Il prossimo anno organizzeremo l’Area Vasta, anche se l’Area vasta c’è già: su acqua, trasporti, rifiuti e sanità lo siamo già da tempo. Le nostre azioni future saranno influenzate da questo tema». Timpano ha lasciato la parola agli assessori che hanno, in poche parole, messo a fuoco i temi centrali del loro agire.

Il direttore di Libertà Gaetano Rizzuto ha aperto il giro di domande. Cosa resta dello spirito di Expo? «Il ruolo dei giovani – ha replicato Timpano -, vorremmo recuperare l’impegno che c’è stato per la zolla, per il brand. È stato un vivaio di giovani: le 30 Start Up piacentine portate a Expo hanno espresso capacità imprenditoriale». «L’alluvione – ha replicato a un altro quesito – è stato un evento veramente eccezionale, basta guardare i numeri e i dati. Siamo stati molto segnati dall’alluvione. Il sistema di allerta non è stato reattivo e stiamo lavorando su questo».Timpano ha sottolineato l’impegno maggiore della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine nell’area del quartiere Roma.

Tra i temi delicati affrontati negli ultimi tempi, il futuro degli orti di via Campesio. «Gli indici di verde in quella zona – è stata la risposta dell’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti - sono già adeguati a prescindere da questo. Guarderemo con la massima attenzione nel Poc un equilibrio dell’area che sta emergendo dai cittadini e dalla stampa. La proprietà condivide questo atteggiamento. Questa Amministrazione non vuole togliere spazi ambientali alla città, come dimostrato dall’approvazione della Pertite». Le prossime sfide del 2016 per l’urbanistica? «Il recupero delle aree dell’ex manifattura “Trabacchi” e dell’ex Acna. Speriamo di poter avviare nel 2016 una risposta nel medio periodo, soprattutto sulla seconda che è una ferita nel cuore della città».

Piacenza conferma la sua candidatura a capitale della cultura italiana per il 2020. «Devono uscire – ha chiarito l’assessore Tiziana Albasi - le linee guida per la candidatura. Il percorso deve essere avviato con condivisione: ci soffermeremo in particolare su tre indicatori attorno ai quali avvolgere il progetto: i valori della nostra storia, le proiezioni future di questa e la valorizzazione del territorio. Avvieremo i confronti nel 2016 e continueremo negli anni, perché la candidatura deve essere presentata entro il 31 gennaio 2018. C’è un’altra realtà con cui stiamo collaborando: la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Non vogliamo scrivere un dossier, ma radicarlo sul territorio. A febbraio terremo al riguardo un convegno sul turismo social, visto sotto forma di narrazione culturale».

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