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Fanti neo segretaria del Pd: «Aperti a un confronto e al dialogo con le minoranze in consiglio»

È stata eletta nel Congresso che si è tenuto nella mattinata di sabato 21 ottobre con 77 voti favorevoli

È Alessandra Fanti la neo segretaria del Circolo del Partito Democratico di Fiorenzuola. È stata eletta nel Congresso che si è tenuto nella mattinata di sabato 21 ottobre con 77 voti favorevoli. «Presentarmi come segretaria di un importante circolo della nostra provincia, quello di Fiorenzuola,  dopo aver  appena festeggiato  i 10 anni di nascita del Partito Democratico ha per me il sapore bello di una grande avventura - spiega in un comunicato -. Arrivo da una storia del passato che ha visto la mia militanza non in partiti di sinistra. Però quando questo PD è nato, alcuni dicono da una fusione a freddo, io mi ci sono sentita a casa e mi sono spesa sin da subito per dare vita una esperienza di centro sinistra moderno che unisse le due grandi tradizioni quella cattolico riformista e quella di sinistra riformatrice e le sapesse tradurre in scelte per il futuro. In questa storia decennale il Pd talvolta è riuscito ad essere davvero riformatore e riformista  altre volte  un pochino meno  e  anche se ora appare in difficoltà rimane ancora  una speranza per questo paese: è ancora un partito in grado di organizzare delle primarie serie senza web, lo è nei congressi territoriali come quello di oggi lo è nelle politiche intraprese dal governo Renzi, e riprese con altrettanto vigore e più pacatezza  da Gentiloni».

Alessandra Fanti-2La Fanti ha individuato alcune parole chiave per definire il suo mandato di segretaria di Circolo. «La prima, si sta in un partito per fare politica  il partito è un luogo di confronto politico in cui i rapporti personali sono importanti ma non sono l’elemento unificante. Non siamo riusciti a declinare per bene le ragioni che ci hanno portato a perdere pesantemente  nel 2016: vorrei che partendo da oggi chi è rimasto avesse l’onestà intellettuale di ammettere che non sono stati i dissidi interni a far perdere il Pd a Fiorenzuola (sicuramente avranno reso più complicato e faticoso il percorso) ma non si è verificato nel nostro comune nessun caso Cofferati che ha perso le primarie ed è scappato con la palla.  Dopo le primarie tutti a sostenere o pancia terra la candidatura del vice sindaco Brusamonti. Abbiamo perso per diverse ragioni: per un vento di destra incredibile, per aver governato in un periodo in cui il patto di stabilità ha reso impossibile molti degli investimenti che ora l’attuale amministrazione di centro destra ha fatto propri e cantierati; ma soprattutto perchè la nostra proposta politica era troppo in continuità con l’amministrazione precedente quella che ha portato all’abbattimento dell’Ospedale».

«La seconda parola chiave è contenuti:ci troviamo in una situazione paradossale  molto diversa dal quella del comune di Piacenza in cui l’amministrazione di centro destra ha deciso in molti settori di abbandonare definitivamente le scelte della giunta Dosi e Reggi: in questa amministrazione in cui doveva  essere la discontinuità a farla da padrone si è manifestata  con diverse roccambolesche giravolte la continuità più assoluta. Pensiamo alla situazione paradossale dell’ospedale:  dal “rivogliamo tutto come prima “ sostenuto in campagna elettorale per poi finire a sposare la tesi del polo di eccellenza nella riabilitazione costruito dai predecessori. Ma anche sulle sorti della società patrimoniale  si è  passati dal volerla chiudere a tutti costi urlato dai banchi dell’ ex  opposizione di centro destra, ad oggi in cui le vengono conferite nuove competenze. Al Pd ora in opposizione invece  il compito di elaborare proposte credibili su temi quali la riorganizzazione dei servizi sociali e i nuovi modelli di integrazione e sviluppo».

«Mi interessa altresì riaprire un dialogo e confronto con il centro sinistra a Fiorenzuola - conclude -: sono sin da ora disponibile a promuovere occasioni di dibattito e confronto sia con chi siede con il PD in opposizione in consiglio comunale ma anche con chi per la prima volta dopo 50 anni è riuscito a non avere alcun rappresentante che siede in Consiglio Comunale:  MDP. Ultimo tema, il supermanto di un'eccessiva formazione di circoli che nessun senso hanno nel  rimanere divisi; abbiamo celebrato il congressocon i Circoli di Cadeo ed Alseno: occorre costruire sin da subito i presupposti perché i tre circoli diventino uno solo. Iniziamo da iniziative comuni per poi giungere ad una vera e propria fusione dei tre».

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