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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il sindaco Reggi alla festa del Pd: «Ho subìto tentativi di corruzione»

Serata dedicata al sindaco Reggi quella di ieri alla festa del Pd. Intervistato dai giornlisti Reggi ha raccontato dieci anni di "reggenza" della città. «Tra gli assessori c'è il mio successore. Ho subito tentativi di corruzione in questi 10 anni»

Serata dedicata al sindaco quella di ieri alla festa del Pd ai bastioni di Porta Borghetto in città. Intervistato dai giornalisti Elena Salini, Michele Rancati, Gianluca Perdoni e Giovanni Palisto, Reggi si è raccontato ai piacentini. Tutto è iniziato con la canzone di Vasco "Eh già", dalla quale viene lo slogan della festa "Io sono ancora qua". Si perchè Reggi è ancora qua ed è ancora sindaco, per la seconda volta. La rielezione consecutiva dello stesso sindaco non è mai successa nella storia di Piacenza.

Roberto Reggi alla festa del Pd - Foto di E. Gatti

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I temi affrontati sono stati tanti e il sindaco incalzato dalle domande dei giornalisti ha ripercorso questi anni da primo cittadino: «In certe cose si poteva fare sicuramente meglio, e non c'è stata situazione in cui non siamo stati criticati ma è giusto così, bisogna saper comunicare con i propri cittadini e negli anni siamo diventati bravi e capaci. Devo molto ai miei collaboratori che mi hanno aiutato e sostenuto. Il mio mandato, l'ultimo, terminerà tra sei mesi e tra i miei assessori c'è sicuramente il mio successore, e magari potrebbe essere una donna, loro sono più capaci di 'tener botta' alle situazioni anche difficili del quotidiano, sono capaci, molto più di noi uomini».

Sul "caso Penati" e sulla moralità della politica afferma: «Essere sindaco espone a diverse richieste di corruzione, è capitato anche a me in questi anni, diverse volte, specialmente nell'ambito urbanistico».

Sul rapporto con la Provincia dice: «Credo che il Festival del Diritto, per il quale la Provincia non ci aiuta, sia veramente un momento bellissimo per la città, un fiore all'occhiello, a differenza del Giro di Padania. Comunque a parte queste cose contingenti il rapporto è buono, e deve esserlo, litigare non serve a niente, e tutto deve essere fatto per il bene comune della città e della provincia, senza astio».

Sul caso Cibic-Palazzo Uffici: «Quello è stato l'unico bando (tra centinaia) andato a vuoto. Cibic non era architetto e non lo è nemmeno adesso, ma non lo si poteva sapere. Lo abbiamo scoperto noi a Piacenza».

E continua: «La cosa che più mi lascia soddisfatto è che non solo con noi la città ha cambiato aspetto ma che lasciamo i conti a posto e un comune sano e capace di correre veloce. In questi anni abbiamo portato la città in avanti perchè quando l'abbiamo presa in mano era il fanalino di coda della regione. Mentre adesso l'abbiamo messa in grado di svilupparsi ancora di più. Abbiamo fatto a Piacenza quello che Pisapia sta facendo a Milano: l'abbiamo anticipato di un bel po'».

Sull'ipotesi 'Parlamento' dice: «Quando finisco il mandato non c’è alcuna scadenza elettorale, quindi non ci sarà un’opportunità per andare in Parlamento. Mi dispiace, dovrò trovare altro, ora mi risulta difficile vedermi in un'altra veste di quella di sindaco, vedremo».

Sulle prossime elezioni infine dichiara: «Vincerà ancora il centrosinistra, quando ci siamo noi la città è dinamica, si muove, si sviluppa mentre quando c'è il centrodestra la città è immobile e ferma. Sicuramente il mio successore sarà un assessore, e forse anche una donna. Perchè no?».

Conclusa l'intervista, Reggi non si è tirato indietro da un karaoke improvvisato con il cantante Mauro Sbuttoni e la canzone non poteva che essere "Eh già, io sono ancora qua“.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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