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Forza Italia: «Rolleri apre alla condivisione proprio a un passo dalle Elezioni»

Il segretario Papamarenghi critica le parole del presidente della Provincia: «Questa esperienza è stata fallimentare, ci sono stati comuni di serie A e di serie B»

«La Provincia casa dei Comuni? Oggi purtroppo lo è solo di alcuni!». Risponde così Jonathan Papamarenghi, Segretario Provinciale di Forza Italia, alle considerazioni del presidente Rolleri illustrate durante la sua relazione di metà mandato. «Il fatto - continua Papamarenghi - che l'apertura ad una maggiore condivisione arrivi dal presidente a due mesi dalle prossime elezioni, la dice lunga. Il lavoro assieme a tutti i territori avrebbe dovuto partire due anni fa, fin da subito, mentre nei fatti abbiamo assistito a bilanci decisi senza il coinvolgimento di tutti e le opere realizzate, le graduatorie approvate e le risorse distribuite hanno riguardato con netta predominanza i soliti, pochi, Comuni».

«Si fa riferimento in particolare all'elenco di opere illustrate, in buona parte solo promesse e sulla carta e rimandate da anni ed anni pur essendo già state finanziate da passate amministrazioni. È vero che gli interventi da realizzare non hanno colore politico: lo sosteniamo in fin dall'inizio; ma nei fatti abbiamo purtroppo visto tutt'altro con graduatorie di contributi milionari sul l'edilizia scolastica, giusto per citare un tema giustamente in auge, esclusivamente calibrate su comuni di centrosinistra. Diciamolo chiaramente - precisa senza mezzi termini il segretario di Forza Italia-, l'esperienza di questa provincia, che ci hanno raccontato non esistere più ma che nei fatti ancora c'è ed è priva di una guida salda, chiara ed aperta a tutto il territorio da parte degli amministratori, è stata decisamente fallimentare: questo il disegno del Partito Democratico che sta mal governando il Paese, la Regione e la Provincia senza purtroppo dare risposte alle urgenze dei nostri comuni. E grave è stata anche la mancanza di coordinamento e di visione di insieme (unica parziale fortunata eccezione quella turistica e culturale) che ha portato il piacentino ad avere comuni, e quindi cittadini, di serie A e di serie B».

«E non si minimizzi -conclude Papamarenghi-, come solito fare in casa PD, ascrivendo queste amare constatazioni a mero scontro partitico: lo dimostra la scarsissima presenza di sindaci all'incontro di ieri. In vista delle prossime elezioni provinciali, quindi, dove purtroppo non saranno i cittadini a votare ma solo i consiglieri comunali, l'impegno dovrà essere massimo per non veder ripetersi la situazione di questi ultimi due anni con comuni privilegiati ed altri esclusi. Perciò il lavoro dovrà essere quello verso una lista di centrodestra e civica, proprio a rappresentare chi oggi è emarginato, che lavori per dare a tutti i territori, e quindi tutti i cittadini, pari dignità».

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