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Forza Italia: «Solo adesso ci si accorge che servono più investimenti sulla sanità»

L’intervento del commissario azzurro Girometta: «Bonaccini deve fare mea culpa per la sanità piacentina»

«Leggiamo con stupore – interviene nuovamente il commissario provinciale di Forza Italia Gabriele Girometta - le dichiarazioni del presidente regionale Bonaccini rilasciate durante la trasmissione Agorà e riportate da tutti i giornali. Durante il suo intervento ha detto che la sanità necessita di più fondi, che bisogna puntare su una rete più territoriale che ospedaliera e che la sanità deve essere pubblica piuttosto che privata. Credo che Bonaccini debba fare un mea culpa per la sanità piacentina, dove 3 anni fa è riuscito ad imporre un piano di riordino sanitario che ha condannato alla chiusura (nel tempo) dell’ospedale di Villanova e il depotenziamento, rispetto alle reali necessità, degli ospedali di Fiorenzuola D’Arda e Castel San Giovanni. Noi sindaci di centrodestra, all'epoca del fatto in minoranza, avevamo fortemente osteggiato quel passaggio: infatti il piano passò per il rotto della cuffia e i fatti, in questo triste frangente, ci danno ragione. Solo adesso ci si accorge che ci vogliono più investimenti sulla sanità? Sulla rete territoriale siamo anche d’accordo ma questa fase emergenziale ha messo in luce che quella che lui stesso definisce “la migliore sanità d’Italia” a Piacenza è così solo perché ha trovato una rete di medici, infermieri, personale sanitario e volontari che ha colmato, con un impegno fuori dal comune, le lacune strutturali della sanità piacentina.

Si sono attrezzati reparti in fretta e furia, recuperati posti di terapia intensiva ovunque ma nelle prime fasi si è rilevata una mancanza di mascherine, guanti, Dpi per tutti a cominciare dai medici di famiglia che per primi sono stati esposti al contagio. Sparare contro la sanità privata vuol dire anche non conoscere le dinamiche sanitarie nostre. In Valdarda soprattutto in questi ultimi anni si è fatto ricorso sia al vicino plesso ospedaliero di Fidenza sia alle cliniche private di Cremona per interventi o prestazioni ambulatoriali per tamponare le carenze di offerta della nostra sanità. Durante la fase di emergenza da Coronavirus le cliniche private di Piacenza e la "San Giacomo" di Ponte dell'Olio hanno messo a disposizione centinaia di posti letto che si sono rivelate fondamentali per superare i drammatici momenti di picco della pandemia. Credo che la sanità privata meriti maggior rispetto.

Ora al caro presidente chiediamo che la Regione ripensi le scelte fatte per Piacenza in tema sanitario. Abbiamo già subito lo smacco di essere fuori dalla Hub nazionale delle terapie intensive: ora che  i numeri ci dicono che abbiamo avuto la più alta percentuale di morti in Italia rispetto alla popolazione, Piacenza si merita innanzitutto uno studio scientifico per capire i motivi di questo triste primato e in seconda battuta un potenziamento della rete sanitaria territoriale, ma anche un piano di medio periodo per il mantenimento di un alto numero di posti letto nel malaugurato caso si possa ripetere una ripartenza del contagio. Piacenza ha già pagato un prezzo molto alto con più di 800 morti: non ci si dimentichi mai di questo».

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