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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Foti (Fd'I-AN): «No al contributo di bonifica nella città di Piacenza»

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia commenta la sentenza in primo grado del Tribunale di Piacenza sulla tassa di bonifica

«Già nel 2010 il Tribunale di Piacenza aveva condannato il Consorzio di Bonifica a restituire i contributi riscossi per gli immobili della Amministrazione Provinciale posti nel territorio urbano di Piacenza, avendo accertato solamente l'esistenza di un beneficio generico e, quindi, non suscettibile di legittimare la contribuenza». Lo afferma Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, che aggiunge. «Oggi lo stesso Tribunale, pronunciandosi sulle cause avviate dalla giunta di centrodestra nei confronti del Consorzio e della Regione, non solo conferma i principi di cui sopra, ma evidenzia come gran parte degli immobili ubicati sul territorio comunale non sono assoggettabili al contributo di bonifica. In verità, non si sarebbe dovuto attendere il pronunciamento del giudice di primo grado per eliminare un balzello che tale è e rimane - continua il consigliere di Fratelli d'Italia - se la sinistra avesse dato seguito a quanto sostenuto nella campagna elettorale comunale, quando assicurava che gli immobili siti nelle aree urbane sarebbero stati esonerati dal pagamento del contributo di bonifica. Nei fatti, portata a casa l'elezione del sindaco Dosi, in Regione la sinistra, con il complice silenzio dell'opposizione, ha approvato una legge fatta apposta per cercare di mettere in sicurezza la contribuenza pretesa dal Consorzio nella città di Piacenza. È da anni che mi batto - continua Foti - perché questa vera e propria gabella, che sottopone i proprietari d'immobili della città di Piacenza a pagare due volte lo stesso contributo, sia abolita. Così come da anni, ancorché isolato dalla restante parte del mondo politico, denuncio le gravissime responsabilità della Regione nella consegna delle opere di bonifica costruite dallo Stato (a proprie spese, nella prima metà del secolo scorso) al Consorzio, invece che al Comune di Piacenza che le reclama da decenni».

«Anche nell'omessa consegna delle opere di bonifica vi è dietro un giochetto tutto partitico - polemizza il consigliere di F'dI/Alleanza Nazionale - volto a consentire al Consorzio d'imporre una contribuenza annua di circa 2 milioni di euro alla sola città di Piacenza, a fronte di una spesa di manutenzione delle opere in questione che il Comune di Piacenza aveva, a suo tempo, calcolato in circa 40 mila euro odierni. C'è solo da augurarsi - conclude Foti - che dopo quest'ultima decisione del Tribunale di Piacenza, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria che partecipano alla gestione del Consorzio battano un colpo a favore della riconduzione ad equità, oltre che al rispetto della legge, della contribuenza».

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