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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tassa di bonifica, Fd’I: «I candidati Presidenti s’impegnino a cambiare la legge regionale»

I consiglieri comunali Tommaso Foti ed Erika Opizzi puntualizzano la posizione di Fratelli d’Italia sulla sentenza del Tribunale di Piacenza sulla tassa di bonifica

Dopo la sentenza del Tribunale di Piacenza che, sostanzialmente, ritiene che il contributo di bonifica non possa che essere richiesto dal Consorzio che per gli immobili ubicati in una limitatissima porzione del territorio comunale, è il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia- Allenaza Nazionale che, con Tommaso Foti ed Erika Opizzi, investe della questione il Consiglio Comunale con una mozione urgente. Già nel settembre del 2012, a Palazzo Mercanti venne approvata una mozione dei consiglieri Foti e Opizzi che impegnava il sindaco a chiedere urgenti modifiche alle legge regionale 7/2012, ritenuta "particolarmente penalizzante per la città di Piacenza, atteso che autorizza il Consorzio di Bonifica all'imposizione di un balzello inutile, gravoso ed illegittimo."

I consiglieri di Fd'I-AN evidenziano, nelle premesse della mozione, che "i contributi di bonifica iniziano ad essere addebitati come lo sono oggi - cioè in modo illegittimo - negli anni ’70, dopo che la riforma tributaria elimina tutti gli altri contributi di miglioria (la vecchia "fondiaria"). Da allora si genera un contenzioso, in precedenza inesistente, sulle modalità di applicazione dei detti contributi».

«Tuttavia -  sostengono Foti e Opizzi - sarebbe sufficiente dare puntuale attuazione alle pronunce della Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite (quella del 1984, che stabiliva come necessaria l’esistenza del beneficio per potere legittimamente pretendere il contributo di bonifica, e quelle del 1996, che ponevano l’onere della prova del beneficio, se contestato, a carico del Consorzio di Bonifica) per applicare il contributo secondo legge. Ma a Piacenza così non è stato, nonostante quanto puntualmente deciso dal Tribunale di Piacenza, con la sentenza n. 786/2010, e dalla Commissione Tributaria Provinciale con la decisione n. 139/2010. Nè migliore fortuna ha avuto - prosegue la mozione dei consiglieri di Fratelli d'Italia- Alleanza Nazionale - l'approvazione da parte del consiglio provinciale di Piacenza, nell'ottobre del 2010, di un progetto di legge, trasmesso per l'ulteriore iter legislativo alla Regione Emilia-Romagna, che prevedeva, oltre la modifica delle norme regolanti la bonifica, che, nel caso di opere idrauliche di bonifica costruite dallo Stato a proprio carico, se un Comune ne avesse chiesto la consegna, i Consorzi di bonifica avrebbero dovuto provvedervi».

«Per contro - rilevano Foti e Opizzi - il 4 luglio 2012 l'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna approva, in pochi minuti e con irrilevante discussione - le modifiche alla vigente Legge Regionale in materia di bonifica. In particolare, l'Assemblea Legislativa non teneva in alcun conto il succitato progetto di legge approvato dal Consiglio Provinciale di Piacenza e respingeva due emendamenti e un ordine del giorno - neppure illustrati dal proponente, che rinunciava anche alla dichiarazione di voto sugli stessi - volti a recepire i su evocati principi giurisprudenziali in materia di imposizione del contributo di bonifica. Il risultato è che - osservano polemicamente Foti e Opizzi - la legge appare volta a mettere in sicurezza la possibilità del Consorzio di bonifica di Piacenza di continuare a riscuotere la contribuzione dalla città stessa. A nulla, inoltre, è finora valsa l'approvazione di una mozione, nel settembre del 2012, da parte del Consiglio Comunale di Piacenza volta a richiedere la modifica della summenzionata legge: l'indifferenza, al riguardo, va equamente divisa tra Giunta Regionale e consiglieri regionali tutti. Alla luce dei fatti, la mozione dei consiglieri di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale chiede quindi al Sindaco Dosi di" richiedere ai futuri candidati alla Presidenza della Regione, l'impegno ad inserire, nel programma elettorale della coalizione politica che li sosterrà, la modifica della Legge Regionale che disciplina la bonifica, così da rendere impossibile la pretesa del contributo da parte del Consorzio per la quasi totalità degli immobili situati nel territorio urbano del Comune di Piacenza».

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