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Fusione Rivergaro, Travo e Gossolengo: il respiro di marketing turistico nazionale che oggi non abbiamo

Vogliamo uscire da questo stato di "terra non turistica". Queste tre realtà accomunate dalla storia e dalla cultura economica sono legate da un filo rosso che, letteralmente, le attraversa: il Trebbia

Minori costi di struttura e quindi maggiori risorse da dedicare ai servizi ai cittadini e alle imprese. Esenzione del patto di stabilità nonché sovvenzioni statali e regionali da investire su nuove opere pubbliche. Sviluppo di una rete di marketing territoriale più ampia e completa. Sono solo alcuni dei vantaggi di cui potrebbero beneficiare le Amministrazioni comunali che sceglieranno la via della fusione tra Enti.

L’esigenza oggi di fare sinergia con le Amministrazioni più attigue e affini nasce dalla necessità – e aggiungerei dal dovere - di mettere in rete le risorse umane, finanziarie e strumentali degli Enti. In questo contesto di cambiamento sociale ed economico i Comuni devono abbracciare logiche di polifunzionalità nella gestione del personale per rispondere alle richieste dei cittadini e al contempo adottare strategie di programmazione e sviluppo territoriale e urbanistico di respiro sovracomunale capaci di valorizzare le potenziali del territorio e risolverne le eventuali problematiche.

Il nuovo modello di governance e commercializzazione, avviato dalla riforma della legge regionale del Turismo N.7/98 dell’Amministrazione Errani e oggi ripreso dall’assessore al turismo e commercio Andrea Corsini, darà una risposta concreta a un mercato nazionale e internazionale in continua evoluzione. Il fine è il rilancio del settore turistico come uno degli asset primari dello sviluppo economico regionale. Anche l'assessore ai Trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale Raffaele Donini, per riscrivere la legge 20 sull’urbanistica, ha adottato un criterio di aree vaste sia per le linee strategiche sia per i contenuti più strutturali. 

L’assessore Donini, come molti altri ai livelli istituzionali più alti, è convinto che la pianificazione territoriale, in futuro, non potrà più essere demandata interamente alla Regione Emilia Romagna, ma dovrà nascere e svilupparsi sul territorio stesso che sarà chiamato elaborare strategie di programmazione e sviluppo territoriale e urbanistico sovracomunale di area vasta e sviluppare politiche di marketing territoriale concrete e proficue.

Questa convinzione è anche la mia. La fusione tra i Comuni di Rivergaro, Travo e Gossolengo darà al nostro territorio quel respiro di marketing turistico nazionale che oggi non abbiamo. Queste tre realtà accomunate dalla storia e dalla cultura economica sono legate da un filo rosso che, letteralmente, le attraversa: il Trebbia.
E’ su questo fiume che i piacentini considerano il loro patrimonio naturalistico più importante e prezioso, sulle sue potenzialità naturali, turistiche e imprenditoriali che le nostre amministrazioni dovranno puntare per uscire da un circuito di turismo "take away" che visita le nostre terre nel week end, non lascia traccia del suo passaggio.

Vogliamo uscire da questo stato di “terra non turistica” e abbiamo già fatto grandi passi per fare il grande salto verso un turismo consapevole. Uno su tutti l’inaugurazione a Gossolengo, il 31 maggio scorso, della Porta del Trebbia, ci ha portato un grande apprezzamento.

Fondere amministrazioni sane e talentuose come Rivergaro, Travo e Gossolengo va nella giusta direzione. Unire le nostre forze ci permetterà di mettere a disposizione degli enti e quindi della cittadinanza risorse economiche e possibilità pratiche per realizzare nuovi e più importanti progetti lasciandoci alle spalle i limiti del patto di stabilità.

Sono profondamente convinta che il nuovo Comune di area vasta potrà avere un ruolo da protagonista in tutta la Valtrebbia e i benefici arriveranno all’intera provincia di Piacenza. Ho questo sogno e voglio realizzarlo.
Elisabetta Rapetti 
Vicesegretario Partito Democratico

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