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“Garanzia Giovani”, Rancan e Zandonella: «E’ un flop»

I due esponenti dei Giovani Padani di Piacenza commentano il progetto dell'Unione Europea: «Le istituzioni inizino ad ascoltare veramente i giovani»

«Garanzia Giovani è un flop. In nove mesi, da quando ha preso il via il progetto dell’Unione Europea rivolto ai giovani inattivi di età compresa tra i 15 e i 29 anni,  ci sono stati pochissimi colloqui e nessun nuovo posto di lavoro».  Lo denunciano, riprendendo i dati portati alla luce da Adapt, il centro studi sul lavoro fondato nel 2000 da Marco Biagi, Matteo Rancan, consigliere regionale del Carroccio e Luca Zandonella, coordinatore provinciale delMovimento Giovani Padani di Piacenza.

«I dati a livello regionale – attaccano – parlano di 36 mila adesioni, di 25 mila registrazioni e di solo 15-16 mila profiling, la fase con la quale prendono il via i colloqui. E il risultato? Niente. Assolutamente niente. Nemmeno un posto di lavoro. Eppure per questo progetto dedicato alla formazione e rivolto espressamente ai giovani inattivi, quelli che non lavorano e non studiano, è stato speso più di un miliardo e mezzo di euro. Un finanziamento importante per un intervento lodevole che da un lato cercava di risolvere il tema della formazione che in questo Paese è un macigno legato alle caviglie di chiunque si affacci – non solo per la prima volta – al mondo del lavoro; e dall’altro dava finalmente una risposta ai giovani. Nella logica iniziale si volevano cioè inserire i giovani più sfiduciati, quelli che rischiano di vivere al margine, in un contesto lavorativo nuovo. E invece? Invece i ragazzi sono stati abbandonati a loro stessi. Da tutti: dalle istituzioni in primis».

«Ma è mai possibile – attaccano Rancan e Zandonella – che non si riesca mai a portare a termine un serio progetto per i giovani in questo Paese? Invece di pensare a come togliere tutele lavorative a chi ha un posto di lavoro, perché il governo non cerca di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani? Domande di buon senso alle quali però non risponde mai nessuno». «Solo in Emilia – continuano – il progetto ha avuto un finanziamento di oltre 74 milioni. Soldi che al momento non hanno avuto un solo euro di ritorno. Incredibile. E non si dia la colpa ai giovani. I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno voglia di fare. Le istituzioni inizino ad ascoltarli seriamente».

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