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Gazzola (Idv): «Colpo di mano della giunta, il piano rifiuti è legge senza discussione in assemblea legislativa»

"Già da domani gli inceneritori dell'Emilia Romagna potranno dunque essere saturati con i rifiuti provenienti da tutta Italia, secondo quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 18 delle norme tecniche del nuovo Piano rifiuti, che recita come negli inceneritori della nostra regione sia «consentito trattare anche quote di rifiuti speciali nei limiti della capacità autorizzata disponibile»"

«Con un vero e proprio colpo di mano la Giunta regionale ha adottato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti senza la preventiva discussione in Assemblea Legislativa. Il Piano Rifiuti è legge e rende lettera morta i Piani provinciali che definivano l'autosufficienza territoriale: in base al comma 2 dell'articolo 24 delle norme tecniche del nuovo Piano, con l'adozione scatta infatti il periodo di "salvaguardia", cioè una fase - che può durare fino a cinque anni secondo quanto stabilisce l'articolo 12 della legge regionale 20/2000 - in cui le previsioni dei Piani provinciali cessano di trovare applicazione». Lo afferma, in una nota, Luigi Gazzola, segretario provinciale Italia dei Valori di Piacenza

«Già da domani - spiega - gli inceneritori dell'Emilia Romagna potranno dunque essere saturati con i rifiuti provenienti da tutta Italia, secondo quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 18 delle norme tecniche del nuovo Piano rifiuti, che recita come negli inceneritori della nostra regione sia «consentito trattare anche quote di rifiuti speciali nei limiti della capacità autorizzata disponibile». Un'imposizione calata all'improvviso sulla testa di cittadini e amministratori da parte della Regione Emilia Romagna, che per anni ci ha propinato slogan su concertazione, collegialità, partecipazione e condivisione».

«Anche nel più piccolo dei Comuni un Piano deve passare per l'adozione del Consiglio comunale, mentre la Regione ha deciso di bypassare l'Assemblea Legislativa su un argomento estremamente delicato come il Piano Rifiuti, che inciderà per anni sulla salute e sulla qualità di vita delle persone. Ci chiediamo a questo punto che senso abbia pagare così profumatamente i consiglieri regionali - rappresentanti anche delle istanze degli amministratori locali - se la Giunta decide di non coinvolgerli nelle discussioni».

«È chiaro una volta di più che gli interessi di Hera e Iren la fanno da padrone: chiederemo alla Regione di rinunciare a questa imposizione e di portare l'adozione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti al vaglio dell'Assemblea Legislativa, consentendo l'opportuno dibattito prima che scatti il periodo di salvaguardia». 

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