«Leggo oggi (27) sul quotidiano settembre che in Consiglio Comunale avrei rivendicato l’utilità e l’opportunità di una sede politica dedicata al sesso debole; nulla di più sbagliato e mai detto! In occasione della discussione generale sullo Statuto, quando si è parlato della Commissione delle Elette e della sua trasformazione in Commissione Speciale e addirittura della soppressione della stessa, ho esternato alcune dichiarazioni in merito. Viviamo in un Paese in cui il Global Gender Gap Report stilato per il 2013 dal Forum economico mondiale, ha relegato l'Italia al 71° posto a livello internazionale per quanto riguarda la parità di genere. E quindi è anche per questo e per il “Tanto” ancora da fare per le Donne che La Commissione delle Elette, esprimendo politiche di Pari Opportunità, è necessaria.

Il divieto di discriminazione nei confronti delle donne e il principio di eguaglianza tra generi è principio cardine del nostro ordinamento, sancito a livello costituzionale (art. 3, art. 37 Cost.), ma di difficile attuazione pratica.Mi sembra alquanto riduttivo esiliare il lavoro della commissione alla celebrazione dell'8 marzo. Non sono mai stata particolarmente favorevole alle quote rosa, ma più vado avanti, più ritengo che siano l'unico mezzo per garantire una rappresentanza paritaria. Comunque, tornando alla dichiarazione in Consiglio Comunale, ho anche dichiarato (parere personalissimo) che io non escluderei, a prescindere, la partecipazione degli uomini alla commissione, portando ad esempio che nella seduta del 26 luglio il Consiglio comunale di Forli ha approvato all'unanimità, dopo un lavoro di cucito tra maggioranza e opposizione, il nuovo regolamento proposto dall'assessore competente Elisa Giovannetti e cioè l'ingresso nella Commissione degli uomini, partendo dal principio che uomini e donne sono, in egual misura, responsabili dell'obiettivo politico della parità tra genere. Pertanto occorre non una sede politica ( parole mai pronunciate!) ma la consapevolezza da parte di tutti che occorre lavorare ancora molto per garantire una parità di genere».