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Gropparello: riaperta la provinciale

Riaperta ieri pomeriggio alle 16 la strada provinciale di Gropparello. Per la Provincia, rispettati i tempi previsti. “La riapertura è solo merito del nostro Ente” ha detto l'assessore provinciale Calza. Polledri (Lega): “E' la solita manfrina pre-elettorale”

Dalle 16 di ieri pomeriggio, sulla provinciale di Gropparello si transita di nuovo. Transenne aperte, dunque, sulla strada rimasta a lungo off-limits al traffico per una grossa frana che aveva riversato sulla carreggiata, una considerevole mole di materiale.

Adesso, resta un po' di materiale terroso sull'asfalto che dovrebbe essere asportato in tempi brevi dalle ditte impegnate nei lavori. Una riapertura, quella della provinciale di Gropparello, che è stata messa a punto nei tempi previsti, precisa la Provincia.
  La strada viene riaperta per esclusivo merito dei tecnici della Provincia  

E ieri all'inaugurazione, l'assessore provinciale ai lavori pubblici, Patrizia Calza, ha sottolineato: “La strada viene riaperta per esclusivo merito dei tecnici della Provincia”. E poi, con una vena che sa anche di campagna elettorale: “L'onorevole Massimo Polledri, che ha recentemente attribuito il merito della riapertura a Regione e Ministero, ha fatto una affermazione che non risponde al vero”.

Massimo Polledri (Lega Nord), ha risposto che è “La solita manfrina pre-elettorale”. E ha precisato anche che, mente corso Garibaldi ignorava per giorni le richieste degli abitanti,  “Regione e Governo si attivavano in modo concreto per sbloccare una situazione inaccettabile", per intercessione dello stesso deputato del Carroccio.
  E' la solita manfrina pre-elettorale  

Ma l'assessore provinciale ai lavori pubblici, ha incalzato: “per la riapertura, costata circa 40 mila euro, non un euro, non un mezzo, non altro genere di risorsa è stata messa a disposizione da enti diversi dall'Amministrazione provinciale”. E poi, più conciliante, spera che la messa in sicurezza radicale di cui necessitano questi luoghi, possa “ essere effettuata con le risorse regionali e nazionali promesse”.

La strada è aperta, ma non si canti vittoria. La zona continua a rimanere a rischio per le sue particolari caratteristiche fisiche, di cui molto si è già detto. “C'è da augurarsi” conclude la nota della Provincia “che non abbiano a ripetersi eventi meteorologici come quelli dei mesi scorsi. Per una radicale messa in sicurezza della zona occorrerebbero cifre enormi, dell'ordine del milione di euro”.








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