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L'apertura del bagno di piazza Cavalli costerà quasi 7mila euro al mese

Approvata in commissione la manovra di bilancio da 774mila euro. Minoranza perplessa sul bando per la pulizia e l'apertura allargata del bagno pubblico in piazza Cavalli: si prospetta da settembre a dicembre un costo di 27mila euro

Dalla manovra d’assestamento di bilancio spuntano fuori 27mila euro per aprire a orari fissi – con qualche ora in più dell’orario attuale – il bagno pubblico di piazza Cavalli da settembre a dicembre 2016. Un servizio che costerà sicuramente qualcosa come 6750 al mese per la parte finale del 2016 e rischia perciò di incidere per 81mila euro nel 2017 nel bilancio comunale. Cifre che hanno fatto storcere il naso più di qualcuno durante la seduta di ieri in commissione 1, chiamata ad approvare la variazione di bilancio, a distanza di pochi mesi dal bilancio previsionale 2016-2018 approvato dal consiglio comunale.

La manovra d’assestamento prevede una maggiore spesa corrente di 774mila euro. Ci sono però 290mila euro di maggiori entrate e l’utilizzo (per 483mila euro) di un avanzo d’amministrazione vincolato per le spese del personale. Il Comune si trova a dover impegnare 217mila euro in più per i servizi sociali rispetto a quanto aveva preventivato: a incidere sono i servizi per i minori, l’emporio sociale, l’assistenza alle fasce deboli. Ottomila euro in più anche per la formazione e i servizi educativi, 5mila euro per le attività museali, 49mila alla società Tutor per rimborsare spese e utenze anticipate dalla società stessa, 32mila per l’installazione di telecamere nei punti strategici e 23mila per quelle dedicata alla lettura delle targhe ai caselli autostradali cittadini. E poi il dato più curioso: 27mila euro per “finanziare la nuova modalità di gestione dei bagni pubblici”. «Già a settembre – ha precisato l’assessore al bilancio Luigi Gazzola - dovremo procedere con una nuova variazione di bilancio per verificare il minore gettito di Imu e Tasi. Abbiamo sollecitato più volte lo Stato a compensare il gettito nella sua interezza: a nostro parere a settembre ci troveremo con 1 milione e 200mila euro in meno di quanto previsto».

I 27mila per i bagni non sono sfuggiti a Mirta Quagliaroli (capogruppo del Movimento 5 Stelle) che ha chiesto un chiarimento. «C’è un’estensione degli orari, – hanno spiegato Gazzola e la responsabile della contabilità Maria Pia Montanari - da settembre 2016 per l’apertura dei bagni di piazza Cavalli. Si pensa di affidare la gestione tramite un gara». Attualmente la pulizia dei bagni è affidata al Comune, mentre la chiusura e apertura della struttura è affidata al “piantone” di Palazzo Mercanti: quando termina l'attività di presidio, va a chiudere la toilette. Da lunedì a venerdì il bagno rimane aperto dalle 7.30 alle 19, al sabato fino alle 20 e dell'apertura e chiusura se ne occupa la Polizia Municipale. Alla domenica l'orario è dalle 8 alle 20, ed il compito passa all'Ivri. Ora ci sarà una gestione vera e propria da parte di una ditta, che permetterà anche di aprire senza problemi in orari serali durante i Venerdì Piacentini o altre manifestazioni serali e notturne. «Bene – ha sbottato Marco Tassi (Pdl) – pagheremo 27mila euro per tenere aperto il bagno qualche ora in più per 4 mesi».  bagno pubblico piazza Cavalli-3

Paolo Garetti ha puntato invece il dito contro i 5mila euro utilizzati per implementare l’attività dei musei. «È un’integrazione di quanto c’è già in bilancio – hanno risposto gli uffici -, e riguarda le attività didattiche e la manutenzione della carrozze di Palazzo Farnese». Massimo Polledri (Lega Nord) è rimasto sorpreso di non vedere alcun accenno alla spesa della nuova piscina del Polisportivo Franzanti, il cui progetto è stato presentato in queste ultime settimane dall’Amministrazione. «La voce non c’è in questa variazione. Come fate a inserirla?».

«La piscina – è la replica del Comune – non sarà a regime certamente nel 2018, perciò nel bilancio 2016-2017-2018 non c’è alcuna voce». Il Comune comunque partecipa con un contributo in conto gestione, un project financing promosso dalla società mantovana “A & T Europe”. Nel bilancio del 2017-2018 vengono registrati perciò solamente i 31mila euro di maggiori costi di gestione. «Dal 2019 – ha precisato ancora Gazzola - inizieremo a pagare la prima rata dei costi di gestione, che sarà di 500 o 600mila euro all’anno». «Ho capito – ha ironizzato Marco Tassi (Pdl) - la piscina verrà promessa in campagna elettorale e realizzata al massimo per il mandato successivo ancora». A favore si è pronunciata la maggioranza in modo compatto con 19 voti. Contrari centrodestra e 5 Stelle (12 voti). Si è invece astenuto Carlo Pallavicini (Sinistra per Piacenza).

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