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Il cinema Iris farà spazio ad attività commerciali e appartamenti. Ok in commissione

Spazio ad un’attività commerciale di mille metri quadrati e tre appartamenti. Il rammarico dei consiglieri. Bisotti: «Scelta obbligata». Tassi: «Sconfitta per Piacenza, il cinema è cultura»

In commissione 1 è arrivato alla società "Iris Srl" il nullaosta al permesso, in deroga, di ristrutturare l’edificio sul Corso Vittorio Emanuele che attualmente ospita l’omonimo cinema. Si aspetta il voto del consiglio comunale, dopo di che Piacenza dirà addio a uno dei luoghi sociali più importanti della sua storia. «L’edificio – ha spiegato in commissione l’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti - cesserà di essere una multisala per diventare al piano terra e al primo piano un’attività commerciale di mille metri quadrati (con anche un negozio di vicinato) a cui si aggiungono tre appartamenti negli ulteriori piani. È un intervento di ristrutturazione edilizia: pur mantenendo la sagoma dell’edificio, verrà svuotato l’interno. La società intende rigenerare le strutture interne per avere lo spazio commerciali e gli appartamenti. Questa pratica parte dalla richiesta della società, che intende chiudere l’attività cinematografica per ragioni economiche. C’erano disavanzi negativi, l’attività non era più sostenibile». La Giunta, valutata l’impossibilità oggettiva di continuare l’attività, ha dato la sua approvazione. «C’è il rischio di avere uno spazio inutilizzato nel centro storico – ha aggiunto Bisotti - così permettiamo di mantenere un’utilizzazione di uno spazio in una zona nevralgica per la città. È stata una scelta quasi obbligata».  Manca ancora all’appello, oltre all’ok del consiglio comunale, il nulla osta dei vigili del fuoco e dell’Ausl.

I consiglieri si sono detti rammaricati da questa decisione della proprietà, e hanno puntato il dito contro la delocalizzazione, fuori dal perimetro del centro, di negozi e cinema. «Viene a mancare – ha commentato Massimo Polledri (Lega Nord) - un pezzo di Piacenza. Un buco è un problema, il tema dei parcheggi in centro rimane sempre». «La città cambia – ha aggiunto Andrea Gabbiani (5 Stelle -, la pratica è corretta, così come è giusta la riqualificazione energetica dell’edificio. Stiamo raccogliendo i frutti di alcune scelte politiche degli ultimi anni: il cinema ha una funzione sociale, dà valore al centro storico». «La chiusura – ha osservato Erika Opizzi (Fratelli d’Italia) - del cinema Iris è triste, purtroppo è in tendenza con la chiusura di tanti negozi vittime della concorrenza dei centri commerciali. Non lasciamo andare a se stesso il centro». «Chiedo che sia conservata esternamente la struttura – è la richiesta di Lucia Carella (Pd) – e che il cantiere non abbia impatti negativi sugli aspetti commerciali del Corso».

Critico Marco Tassi del Pdl. «Questa scelta imprenditoriale dovrebbe far riflettere l’Amministrazione. Il cinema è cultura, questa è una sconfitta per Piacenza». «Una multisala – ha rilevato Marco Colosimo (Piacenza Viva) - si è portata via tutta la clientela del centro. Qualche interrogativo bisogna porselo: là ci sono parcheggi, in centro no». «Il centro storico è morto, è vivo solo al venerdì sera e al sabato. Noi usciamo dal consiglio comunale al lunedì e non c’è in giro nessuno». «Speriamo che l’impatto del cantiere non dia problemi, voterà con tristezza questa delibera. Ma un privato gestisce come può l’attività».

L’assessore Bisotti ha provato a replicare alle considerazioni della commissione. «La rivitalizzazione del centro storico di una città di 100mila abitanti – così si è pronunciato - è una sfida che abbiamo giocato nel miglior modo possibile. C’è stata la massima collaborazione con i commercianti, abbiamo organizzato iniziative promozionali per il centro, i numeri di quanto fatto li richiameremo in consiglio comunale. Molti centri di città come la nostra non sono dotati da tempo di un cinema.  A Milano ne sono stati chiusi 60 negli ultimi anni, Cremona non ha il cinema da un pezzo. Il Politeama fortunatamente regge grazie all’attività teatrale e al parcheggio, così riesce a pareggiare il bilancio. Siamo messi meglio rispetto ad altre città». Bisotti ha risposto anche sul tema parcheggi. «Le residenze di questo edificio avranno parcheggi interni, l’attività commerciale no. I parcheggi a 8-10 minuti a piedi dal centro cittadino ci sono». «La facciata esterna non verrà toccata, nemmeno gli accessi. Il cantiere sarà minimamente impattante, il Corso non verrà mai chiuso, ostruirà solo leggermente il passaggio. Vogliamo ridurre al meno possibile i problemi, non vogliamo ricadute delle vicine attività commerciali: tutto è stato previsto». Il nulla osta sul cinema Iris è arrivato con 15 voti senza l’ok del centrodestra e 5 Stelle, che hanno preferito astenersi.

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