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Giardino (Misto) presenta una mozione per un regolamento unico sulla rateizzazione delle entrate comunali

Il consigliere comunale del Misto: «La possibilità di pagare a rate il debito permetterebbe al cittadino volenteroso di onorare la propria obbligazione e, contemporaneamente, al Comune di introitare una parte di gettito altrimenti mancante»

«La materia della rateizzazione del pagamento delle entrate comunali di Piacenza è attualmente disciplinata in modo non omogeneo, risultando frammentata in una serie di disposizioni contenute all’interno di alcuni regolamenti (ciascuno riguardante la riscossione di uno specifico tributo comunale), ispirate a criteri differenti in ragione del tributo cui si riferiscono e del tempo in cui furono adottate», spiega il consigliere del Gruppo Misto, Michele Giardino in un comunicato. «Ho presentato ieri una mozione - annuncia il consigliere - per la redazione di un regolamento unico sulla rateizzazione delle entrate comunali. Sappiamo bene che la condizione di difficoltà economica in cui versano molti cittadini e molte famiglie, spesso non consente il pagamento integrale del debito verso il Comune, alla scadenza prestabilita. E sappiamo che il mancato pagamento causato da difficoltà economica concorre ad aumentare la parte non esigibile delle entrate comunali», prosegue.

«La possibilità di pagare a rate il debito permetterebbe al cittadino volenteroso di onorare la propria obbligazione e, contemporaneamente, al Comune di introitare una parte di gettito altrimenti mancante.Poiché il cittadino ha diritto di vedere regolamentata in modo facilmente fruibile la materia della rateizzazione del pagamento dei propri debiti comunali e molti comuni hanno già adottato un regolamento ad hoc per la rateizzazione di tutte le proprie entrate (non soltanto tributarie), ho ritenuto di presentare una mozione che, se approvata dal Consiglio comunale, impegnerà il sindaco e la giunta ad emanare un regolamento unico per la rateizzazione dei pagamenti, che risulti ispirato ai seguenti principi: preveda la possibilità di rateizzare, con un’unica istanza, il pagamento di tutte le entrate comunali, sia tributarie che extra-tributarie; stabilisca i presupposti per richiedere la rateizzazione, il contenuto della domanda e la documentazione da produrre per comprovare la “situazione di oggettiva difficoltà economica” del cittadino; individui una fascia di esenzione entro la quale non sia necessario documentare alcunché; determini il numero massimo di rate concedibili in relazione all’importo del debito; elenchi le cause di decadenza dal beneficio; attualizzi il saggio degli interessi di rateizzazione, uguagliandolo per tutte le entrate comunali; disciplini l’iter procedimentale e fissi i criteri per la concessione del beneficio, comprimendo la discrezionalità del funzionario responsabile (attualmente illimitata); escluda, in ogni caso, la prestazione di fidejussioni per la concessione del beneficio», conclude.

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