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Il MeetUp: «Non sosteniamo Pugni, lontano dai principi 5 stelle»

Continua la bagarre tra il MeetUp "Amici di Beppe Grillo" e la lista Pugni: «Scelte poco democratiche, non è coerente. Lui e il suo gruppo non hanno mai partecipato a iniziative prima d'ora»

Non si placano le polemiche dentro il Movimento 5 Stelle. Il MeetUp Amici di Beppe Grillo di Piacenza continua ad attaccare Andrea Pugni e la sua lista, che si sta preparando ad affrontare le Amministrative del prossimo 11 giugno. Nonostante Pugni abbia ottenuto la certificazione e il simbolo del Movimento, dal MeetUp vengono sollevate alcune questioni. «Se non vi sono più dubbi sull'avvenuta certificazione da parte dello Staff che venerdì pomeriggio ha concesso l'utilizzo del logo alla lista Pugni – spiega nella nota il MeetUp Amici di Beppe Grillo di Piacenza -

 rimangono ancora forti perplessità sulle mancate risposte alle domande rivolte al candidato sindaco che, secondo i principi fondanti di trasparenza e partecipazione, non dovrebbe sottrarsi dal rispondere ai cittadini. Appare incomprensibile che un candidato cinque stelle sia così tanto restio a sottoscrivere un documento etico che prevede, tra i vari punti, la decurtazione di parte dello stipendio.

Non si capisce nemmeno perché si continui a raccontare ai cittadini la favola di percorso duro e faticoso, quando ormai è evidente che la nascita della sua lista è stata strategicamente voluta e sostenuta dai consiglieri uscenti, intorno al tavolo del loro ristretto cerchio magico. Questi ultimi hanno furbescamente effettuato una chiamata pubblica, l'unica nell'arco dei cinque anni di mandato, inscenando la volontà della "partecipazione" per poi provocare la spaccatura del gruppo ed allontanare gli elementi non graditi, quelli che, fedeli ai principi di onestà e trasparenza, avrebbero potuto disturbare i loro macchiavellici progetti. Pugni è stato scelto senza alcun coinvolgimento pubblico, né un passaggio chiave chiamato "graticola" per presentarsi alla cittadinanza e rispondere alle loro domande.

Lo invitiamo pertanto a mantenere una linea decisamente più coerente nei confronti dei suoi potenziali elettori. Auspicare pubblicamente che finiscano le incomprensioni con il "resto del gruppo" dopo averlo abbandonato, e senza aver mai avuto un confronto pubblico, è un'affermazione che denota quanto le sue dichiarazioni siano pilotate da chi ora, lontano dai riflettori, sta tirando i fili. Riteniamo di aver esposto in maniera esaustiva il percorso che è stato fatto per trovare cittadini disposti a candidarsi per il Movimento, ma siamo disponibili ad ulteriori chiarimenti nei confronti della cittadinanza, affinché possano conoscere meglio chi è il candidato sindaco 5 Stelle, e chi lo sta supportando.

Ci sono profonde responsabilità da parte dei consiglieri uscenti, che hanno voluto gestire la scelta senza una vera e desiderata partecipazione, ma con metodi decisamente poco democratici. Rimarchiamo pertanto la nostra lontananza dalla lista Pugni che non intendiamo sostenere, in quanto siamo fortemente intenzionati a mantenere ben saldi i principi ed i fondamenti 5S senza confonderci con chi, anche se in possesso del logo,non ne rappresenta i valori.

Non vogliamo ripetere l'errore commesso 5 anni fa nella vicina Parma. Il candidato Sindaco e la quasi totalità del resto della lista, non hanno mai partecipato a banchetti, volantinaggio, flash mob o altre attività che sono parte integrante alle iniziative del movimento.  Si affrettano, soltanto ora, in campagna elettorale, a mostrarsi interessati al decoro urbano, con il lancio dell'iniziativa "puliamo il parco", operazioni che fanno parte di una campagna elettorale tesa a gettare fumo negli occhi ai cittadini.

Infatti risulta difficile pensare che in qualche ora si possa far credere alla cittadinanza di poter ripulire un'area vasta come il parco della Galleana. Questo atteggiamento non lo differenzia affatto dagli altri partiti politici che in campagna elettorale  sembrano tutti dei perfetti cittadini modello! Non essendo mai troppo tardi per ritrovare coerenza e buon senso,  rinnoviamo l'invito a Pugni affinché si renda conto che, abbandonare un percorso che non lo rappresenta, spesso e' un atto dignitoso ma soprattutto doveroso  nei confronti dei cittadini».

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