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Il neoletto Rancan (Ln): «Siamo gli unici che riescono a stare in mezzo alla gente»

In casa Lega Nord si commenta il voto. Il segretario dell’Emilia Fabio Rainieri: «Abbiamo dimostrato con l’elezione del 23enne Matteo Rancan che crediamo veramente nei giovani»

Pietro Pisani, segretario provinciale, analizza nella segreteria di via Vaciago i risultati della Lega Nord a livello locale, a due giorni di distanza dalle Regionali. «Il risultato è eclatante, ma vorrei comunque scusarmi con quegli elettori che non hanno ritenuto di dover andare al voto. Anche se mi sento “prestato” alla politica, mi sento di aver fatto parte di una politica che ha disgustato. C’è però differenza tra la politica di Renzi e dei suoi che hanno distrutto il nostro essere emiliani e la nostra. Hanno cercato di sgretolare in tutti i modi la nostra società, incominciando dalla distruzione del piccolo commercio, arrivando fino all’invasione dei clandestini, chiamati nel nostro Paese da qualche forza politica e da organizzazioni disumane. Prima si curano coloro che sono attorno a noi, poi gli altri. Dobbiamo stare bene per aiutare. È ora di smetterla di cercare di aiutare gli altri per farsi belli o per guadagnarci. Si mercanteggia sulla pelle degli ultimi. C’è gente che ci attacca sui giornali, “facendo una campagna elettorale sulla pelle degli immigrati”, non capiscono nulla di politica questi signori. Mi stanno facendo incavolare questi buonisti».

«Possiamo dire che a Piacenza abbiamo vinto». Matteo Rancan, il più giovane consigliere regionale, dà la sua lettura del voto. «È stata una campagna elettorale interessante, io e i miei colleghi siamo stati in grado di raggiungere l’obiettivo. Siamo l’unico movimento che riesce a stare in mezzo alla gente. Non c’è più voglia di ascoltare i politici, vogliono essere ascoltati dalla politica: le istituzioni devono stare in piazza e noi ci siamo. Sono stato eletto per portare la voce della gente in Regione. Le percentuali della Lega sono state altissime, perfino in città, dove abbiamo raggiunto il 24,6%: è segno anche di una amministrazione comunale che non sa governare e candida la Tarasconi che parla di sicurezza solo in campagna elettorale. Siamo il primo partito del centrodestra, quando Forza Italia ci ha attaccato in tutte queste settimane. Palmizio – coordinatore regionale degli azzurri – ora si farà domande sul fatto che li abbiamo doppiati. Noi ci siamo rinnovati, mentre il Movimento 5 Stelle ha fatto flop con il suo 10%. È la riconferma che loro sono “tutto fumo e niente arrosto”, non sanno neanche cosa significa fare proposte. Ringrazio i miei elettori, non mi aspettavo un risultato così clamoroso – solo Pisani l’aveva previsto – e ringrazio i miei concittadini di Cortemaggiore che mi hanno dato più voti rispetto a tutta la sinistra. Anche in città ho fatto un buon risultato: è un orgoglio.

È una svolta, la Lega ha sfondato e la linea di Salvini ha successo: su 8, 4 consiglieri sono under 30. Io mi sono candidato perché a tanti giovani la politica non interessa: ringrazio i Giovani Padani che mi hanno proposto e accompagnato in campagna. È merito anche loro se vado a Bologna: ora ho bisogno dell’aiuto di tutti i militanti nel mio percorso». «Per noi è veramente un orgoglio – spiega il responsabile dei Giovani Padani Luca Zandonella - vedere eletto il primo esponente del nostro gruppo. Era nostro dovere spenderci nel sostenerlo».

«Da qualche tempo abbiamo investito molto sui giovani – spiega Fabio Rainieri, segretario dell’Emilia e neo consigliere regionale – perché ci crediamo. I giovani sono spesso poco attenti sulla politica, sono in pochi a interessarsene, non c’è legame neanche con i loro consiglieri comunali o assessori del paese. Abbiamo dato un finanziamento ai coordinatori provinciali, per organizzare incontri con i giovani del movimento in modo costante. E i risultati si vedono: i giovani si sono impegnati per Rancan, con spirito di gruppo verso tutto il movimento. E così io sono, a 46 anni, il più anziano consigliere regionale della Lega Nord e uno come Matteo ha la metà dei miei anni. Aiutare i giovani significa creare scuole politiche, non metterli a fare il servizio d’ordine o dar via le torte fritte agli eventi dei partiti. Salvini si è fatto tutto la regione, incontrando la gente. Attualmente è il primo leader politico del centrodestra. Siamo nelle condizioni in cui la militanza sta riprendendo la forza e la voglia di fare politica. Abbiamo una squadra giovane per la Regione: un grazie a tutti gli elettori che si sono recati alle urne. Noi ci siamo 365 giorni l’anno, non solo in campagna elettorale. Saremo il gruppo d’opposizione più importante, abbiamo un compito importante, staremo con il fiato sul collo a Bonaccini». «Le nostre idee non sono mai cambiate, chi entra in Lega sa cosa vuole questo movimento. Vogliamo raggiungere l’indipendenza – quantomeno quella economica – in modo pacifico. Sappiamo di dover remare in quella direzione».

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