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Il Pd a Forza Italia: «Mole di finanziamenti mai vista a Piacenza»

Il segretario provinciale Bisotti: «Bonaccini segue con costanza e concretezza i fatti locali. Serve collaborazione e unità sul territorio per scegliere le priorità condivise»

«Apprendiamo che sulla visita del presidente Bonaccini a Piacenza una parte politica è delusa: Forza Italia commissariata con Gabriele Girometta. Ebbene, la somma dei finanziamenti che arriveranno in tutto il territorio piacentino è stratosferica». Così Silvio Bisotti, segretario provinciale del Partito Democratico, risponde a distanza agli azzurri. «Facendo due conti, anche al netto di qualche eventuale sovrapposizione nella nostra provincia arriveranno 17,6 milioni di euro dal Governo, quota parte di 200 milioni destinati alle cinque province più colpite dall’epidemia del Covid19. Nel solo capoluogo sono destinati, da questa fonte, 6,3 milioni. A questi si aggiungono disponibilità per 44 milioni di euro annunciati da Bonaccini per investimenti». «A questi – prosegue Bisotti - si aggiungono 126 milioni di euro per il nuovo ospedale rispetto i quali Bonaccini già prevede più fondi. La somma fa: 187,6 milioni. C’è una visione strategica comune, una visione di insieme condivisa per destinare questa enorme somma di denaro in progetti significativi per l’intero territorio provinciale? Questo è il punto».

«Al di là del fatto che Bonaccini – aggiunge ancora il segretario dem - andrebbe ringraziato per la disponibilità, la costanza e la concretezza con cui segue i fatti locali, così come andrebbero ringraziati tutti gli esponenti piacentini impegnati a nostro sostegno nelle sedi regionali e nazionali, com’è possibile alzare un lamento perché a fronte di richieste avanzate per 236 milioni non tutte, è presumibile pensarlo, verranno finanziate? Qual è l’elenco delle richieste fatte? Cosa comprende? In quale logica di sviluppo e di investimento? Il Pd respinge con forza una modalità di relazione con Regione e Governo basata esclusivamente sulla richiesta costante e al rialzo di soldi. Regione e Governo non sono un bancomat, ha ragione chi lo ha già sottolineato. E’ necessario che si costruisca, in una logica di solidarietà e collaborazione fra i diversi livelli istituzionali, un disegno di sviluppo basato sulla scelta di priorità condivise. Si è ancora in tempo a scegliere questa strada. Negli ultimi giorni ci sembra che, almeno a parole, ci sia ampia disponibilità oltre che della politica, delle parti sociali a ragionare in questo senso. Sarebbe utile che la presidente della Provincia se ne facesse carico con maggiore determinazione».

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