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Il Pd insiste: «Non si utilizzi un’area agricola per il nuovo ospedale»

La segreteria dem: «La Pertite era la scelta migliore, probabilmente oggi la città vedrebbe già un cantiere in corso ed un parco fruibile di oltre 100mila metri a disposizione dei piacentini. Comunque più ideale l’area di Podere Cascine all’interno della tangenziale»

«Consumare un’area agricola di pregio contraddice l'assoluta necessità di evitare un inutile consumo di suolo. Lo abbiamo sottolineato anche noi quando abbiamo argomentato la non partecipazione al voto, nel recente Consiglio comunale che si è assunto la responsabilità di adottare la relativa variante urbanistica, l'atto che modificherà definitivamente la destinazione dell’area agricola su cui dovrà sorgere il nuovo ospedale di Piacenza». Così il Partito Democratico piacentino ribadisce le sue convinzioni, che sono poi le stesse espresse dal noto climatologo Luca Mercalli in una intervista a un altro giornale piacentino.

«A scanso di equivoci – precisa la segreteria provinciale del Pd guidata da Silvio Bisotti - confermiamo la nostra piena convinzione sulla necessità per Piacenza di un nuovo e innovativo ospedale. Ciò è imprescindibile ed indispensabile, le motivazioni sono state più volte evidenziate e, nonostante i dubbi di altri, crediamo sia un’opportunità da non perdere e di cui la Regione si è giustamente fatta carico da tempo sulla base di valutazioni tecniche ed organizzative stringenti».

«Nel quinquennio precedente avevamo predisposto le condizioni per la realizzazione della nuova struttura nel grande complesso dell’ex Pertite e a quest’ora, probabilmente, la città vedrebbe già un cantiere in corso ed un parco fruibile di oltre 100mila metri a disposizione dei piacentini. Questa Amministrazione ha deciso invece di fare un’altra scelta che, oltre ad allungare vistosamente i tempi, andrà a compromettere un’area agricola collocata alla periferia esterna della città contraddicendo tra l’altro alla recente legge urbanistica regionale in tema di consumo di suolo. L’auspicio è che un ripensamento sia ancora possibile optando almeno sull’area edificabile all’interno della tangenziale denominata podere Cascine anch’essa disponibile e con requisiti di compatibilità urbanistica e accessibilità decisamente migliore. Tutto questo per chiarezza».

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