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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Immobili comunali in vendita, prezzi ritoccati all’ingiù

Inizia la discussione in Consiglio sul bilancio 2019. Pugni (5 Stelle): «Gli oneri di urbanizzazione delle nuove aree commerciali coprono la spesa corrente. Male l’inserimento di un Capo di Gabinetto per il sindaco». Barbieri: «Abbiamo risparmiato molto sui dirigenti in questi due anni»

In questi anni il Comune di Piacenza non è riuscito a vendere i suoi “gioielli di famiglia” a nessuno e l’assessore al bilancio Paolo Passoni guarda in faccia alla realtà. Le sedi comunali di via Verdi, via Scalabrini, quella di via Beverora, via Taverna, il castello di Caratta (Gossolengo). Messi tutti più volte sul mercato, non hanno portato in cassa un euro. L’Amministrazione Barbieri fa ormai poco affidamento sulla loro vendita per finanziare il piano delle opere pubbliche e infatti ha deciso di vendere una parte delle quote di Iren. Però queste non sono le uniche alienazioni in corso. Passoni ha ricordato in Consiglio comunale altri immobili di minore valore e terreni in cerca di compratore. Come l’area P7 a Le Mose, che prima aveva un prezzo di un milione e 600mila euro e ora è scesa a un milione e 250mila. Bilancio 4 Paolo Passoni-2L’ex centro aziendale di Palazzo Guglieri a Ivaccari, oggi in vendita a 395mila euro (partì da quasi 600mila nel 2014). L’area agricola che il Comune ha alla zona del Gargatano (seconda asta da 70mila euro, dopo la prima asta da 85mila), l’ex scuola elementare de Ivaccari (135mila euro, questo è un bando nuovo). Cascina San Savino – recentemente oggetto di un caso di cronaca che poteva avere risvolti drammatici – andrà al terzo bando da 780mila euro. L’ex sede del municipio in via Caorsana, bando da un milione e 100mila euro. L’ex farmacia di San Lazzaro sulla via Emilia Parmense, in vendita a 150mila euro. Un’abitazione in via Scalabrini (al civico 85) da 160mila euro ha ricevuto invece due manifestazioni d’interesse. Ancora sul tavolo le due ex pese pubbliche di via Colombo e piazzale Milano, rispettivamente da 40mila e 50mila euro. Il tutto potrebbe portare nelle casse del Comune 4 milioni e 652mila euro.

PUGNI (5 STELLE): «GLI ONERI COPRONO LA SPESA CORRENTE DEL COMUNE»

La discussione sul bilancio, approdata finalmente in Consiglio comunale, ha visto intervenire per ora soltanto il capogruppo del Andrea Pugni-7Movimento 5 Stelle Andrea Pugni. «La virtuosità dei conti del Comune permette di fare investimenti – ha ravvisato Pugni - e non tutti gli enti locali possono farne». «Però non è il massimo – ha criticato il grillino - avere bisogno degli oneri di urbanizzazione, frutto dell’insediamento di nuovi centri commerciali, per mettere una pezza e coprire la spesa corrente. Dov’è il piano di razionalizzazione della spesa annunciato dalla Giunta per il 31 marzo? Al momento ci dite solo che tagliarete: noi andremo a vedere ogni singola voce. È troppo importante riportare ciò che intendete fare, visto che non aumentate le tasse: aspettiamo di vedere il vostro piano di tagli. Mi pare evidente che il piano delle alienazioni del Comune proposto in questi anni è già fallito. C’era inoltre bisogno della figura del Capo di Gabinetto per il sindaco?».

A quest’ultima considerazione il sindaco Patrizia Barbieri ha voluto rispondere prontamente. È cosa nota che da pochi giorni è stato pubblicato un bando per la selezione di questa figura che accompagnerà Barbieri fino al termine del suo mandato. «Sui dirigenti abbiamo molto risparmiato – ha fatto notare - in questi due anni. Il Capo di Gabinetto è sempre un stato un ruolo che ha affiancato il sindaco e i presidenti della Provincia. Per le competenze del sindaco serve un dirigente, che segua le funzioni di competenza del primo cittadino. Tra fare un nuovo dirigente e un Capo di Gabinetto, abbiamo scelto la seconda soluzione, perché costa meno. Sono due anni che non ho né l’uno né l’altro».

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