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Aumento dell'Imu sui comodati d’uso ai parenti, arriva il “sì” del Consiglio

In aula approvati due emendamenti di Polledri (Lega Nord) per rivedere l'aliquota sui terreni agricoli (da 0,76% a 0,79%) e per aumentare l'esenzione (da due a tre anni) per gli immobili di nuove imprese. Lite tra il Movimento 5 Stelle e Zucconi (Misto) sul volontariato degli associati Auser

E’ arrivato anche in consiglio l’ok all’Imu e alla Tasi per il 2015, passo interlocutorio prima della discussione sul bilancio preventivo da approvare nelle prossime settimane.  L’assessore al bilancio Luigi Gazzola ha illustrato – durante il consiglio comunale del 28 maggio - le modifiche e le integrazioni per l’anno 2015 dell’attuale disciplina delle tariffe per la fruizione di beni e servizi, già discusse e approvate in commissione. Gazzola ha aggiunto, rispetto alla commissione, che sono «10mila gli alunni che hanno visitato nel 2014 i musei civici di Palazzo Farnese, mentre al Museo di Storia naturale non è stato possibile conteggiare le presenze. Non è vero che manca la segnaletica verso il Museo di Storia Naturale, l’accesso è visibile. Siamo inoltre riusciti a introdurre Palazzo Farnese nel circuito dei Castelli, ci porterà 2500 visitatori in più».

«Riteniamo giuste – ha spiegato il capogruppo 5 stelle Mirta Quagliaroli - le modifiche sui servizi cimiteriali e sul polo logistico. Istituire il biglietto d’ingresso per i bambini lo condividiamo solo se è simbolico. Non si può fare cassa sullo sport e sui giovani però, modificando le tariffe di concessione dei campi da gioco. Voteremo contro la delibera, non possiamo votare documenti senza conoscere prima l’importo delle nuove tariffe. Perché il Comune non rivede altre spese dell’ente, soprattutto quelle che portano il consenso all’Amministrazione, dando privilegi ad alcuni settori della cittadinanza? La convenzione Auser ad esempio ci costa 350mila che vanno ai volontari associati, ovvero tutti gli anziani che fanno piccoli servizi di volontariato. Si parla di rimborsi spese molto discutibili, rinnovati lo scorso 21 dicembre 2014, a 4 giorni dal Natale, senza essere discussa. Ci vuole più attenzione: ci sono questi volontari di serie A, e volontari di serie B, quelli (non anziani) di “Cittadinanza Attiva” che non ricevono rimborsi. Ci sono malumori tra gli operatori che svolgono gli stessi servizi».

«Queste sono parole – ha tuonato Guglielmo Zucconi (Gruppo Misto) - cariche di veleno e dietrologia. Ma lei lo sa cosa fa l’Auser in questa città? Li vede i disabili e i bambini aiutati? Lo vede il contributo che danno? Sono anziani che si sono messi a disposizione della cittadinanza, e prendono 6 euro dopo diverse ore di lavoro. Questa associazione è un vanto per Piacenza, non permetto che si offenda così. Quel piccolo rimborso li aiuta ad arrivare alla fine del mese: stiam parlando di pensionati. Non sapete proprio su cosa attaccarvi». Zucconi è stato più volte interrotto dal grillino Andrea Gabbiani che ha picchiato i pugni sul tavolo come segno di protesta nei confronti delle critiche provenianti dal gruppo misto. «Intervento inopportuno del consigliere Zucconi – la replica di Quagliaroli - io ho parlato della convenzione e d’interesse pubblico. Il volontariato dovrebbe essere gratuito, ci sono disparità di trattamento e io devo denunciarlo. 350mila euro per 180 volontari sono un vero e proprio appalto». Anche Marco Pascai (Pd) ha preso le difese dei servizi erogati dai volontari Auser. «Queste persone – ha replicato Gazzola - svolgono un servizio enorme per le scuole, i giardini, i musei, biblioteche per un importo risibile: non discuto se sono volontari di serie A, so che se la pagassimo veramente per quello che fanno sarebbero altro che 350mila euro. Il Patto sociale con i cittadini è quello di mettersi una mano sul cuore e una sul portafogli per garantire i servizi di una città con qualità. La cultura ha queste risorse, non possiamo contare su molto di più. Tutte le attività museali sono in perdita, è difficile guadagnare con la cultura: il nostro obiettivo è offrire cultura, non guardagnarci su». La delibera ha visto passare un emendamento proposto da Massimo Polledri (Lega Nord) che chiedeva di prevedere una riduzione del 50% sul servizio di refezione scolastica per chi ha 4 figli (riduzione per ognuno di loro), attualmente la riduzione era solo del 30% per chi ha 4 figli e del 50% per chi ha 5 figli. Il voto finale sul documento riguardante le modifiche ha visto la maggioranza compatta (Pascai del Pd non ha partecipato al voto) e l’intera opposizione contraria.

Il secondo punto all’ordine del giorno riguardava le modifiche al regolamento per la disciplina dei tributi Tasi. Polledri ha proposto un emendamento volto a garantire una detrazione per il terzo figlio – di famiglie numerose di Piacenza residenti da 5 anni – che sposta da 60 euro a 80 euro. L’assessore Gazzola ha dato parere favorevole: l’emendamento è passato in aula. La delibera sulla Tasi ha visto il voto compatto della maggioranza: contraria l’opposizione (non ha partecipato Botti).

Infine è stato affrontato il discorso Imu: è noto che la giunta ha pensato nelle scorse settimane di rivedere le aliquote dei comodati d’uso gratuiti (per i parenti fino al secondo grado) per far fronte a un milione di euro mancante al bilancio 2015 (questo atto porterà, si pensa, 800mila euro). La manovra aveva già visto il sì della Commissione nei giorni scorsi. Oggi è arrivata l'approvazione del consiglio: così l'Imu per i comodati d'uso passa dallo 0,72% allo 0,96%. La manovra colpirà circa 4mila piacentini che si troveranno a pagare qualche centinaio di euro in più all'anno. Polledri, al riguardo, ha presentato due emendamenti. Nel primo ha chiesto di «sostituire il valore dell’aliquota 2015 sui terreni agricoli da 0,76% a 0,79%. Con le risorse – ha aggiunto - si potrebbero finanziare nuove misure sociali a favore delle attività produttive dei giovani». Nel secondo il consigliere del Carroccio ha chiesto di correggere la durata dell’esenzione per gli immobili del settore produttivo, per favorire la creazione di nuove attività. «L’aliquota dello 0,76% si applicherà – invece che per due anni – per una durata di tre anni». Il primo emendamento ha visto il voto favorevole di maggioranza e opposizione (astenuta la sola Quagliaroli dei 5 Stelle) e nel secondo la sola astensione di Fiazza (Pd).

Critiche al ritocco delle aliquote Imu sui comodati d’uso sono arrivate da Tommaso Foti – che ha evidenziato il ruolo negativo dello Stato che taglia le risorse agli enti locali - Quagliaroli e Colosimo. «E’ una scelta politica – ha sottolineato Colosimo (Piacenza Viva) – che avete intrapreso: Gazzola ci chiede dove possiamo rivedere la spesa pubblica. Io ho fatto proposte e mi pare di aver capito che forse a breve istituiremo la commissione welfare – per rivedere le spese sociali del Comune, nda – e controllare i capitoli di spesa più importanti del nostro bilancio. Chiedo di calendarizzare il più presto possibile il primo incontro di questa commissione e dare il via ai lavori. Fate vedere intanto, voi e gli altri sindaci del Pd, i bilanci dei Comuni a Renzi. Dò la colpa a chi sta sopra di voi, ma è comunque gente del vostro partito, gente che ha triplicato le tasse in questi anni». «Questa è l’ennesima manovra depressiva – l’osservazione di Paolo Garetti (Lista Sveglia) - non sapete più dove andare a prendere i soldi».

«L’abbiamo capito – ha preso la parola Christian Fiazza (Pd) - che questo atto non verrà votato dalla minoranza: ce ne faremo una ragione. Di certo non vi prendete una responsabilità del genere. Noi siamo consapevoli di affrontare un tema antipatico e difficile.  O veniva aumentato l’Irpef, o toccavamo i comodati d’uso gratuiti. C’è stata sinergia importante tra la maggioranza e Gazzola. Non siamo orgogliosi di mettere le mani nelle tasche dei piacentini, c’è orgoglio quando con le risorse investite portano a dei risultati per la città». Fiazza ha invitato l’Amministrazione a combattere maggiormente i ritardi dei pagamenti delle rette cittadine, che «non sono ritardi, ma vere e proprie evasioni continuative che vanno perseguite con tutti gli strumenti». «Non ci vergogneremo mica tra due anni – ha aggiunto - di questa scelta dolorosa, ma necessaria, se realizzeremo le nostre promesse, fra cui la più importante: non far rimanere nessuno indietro a Piacenza». L’Imu 2015 è passato senza problemi: contraria l’opposizione (Botti non ha partecipato al voto), compatta invece la maggioranza nell’approvare il testo.

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