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In Consiglio bocciato lo “sportello amianto” proposto da Zanardi

Non passa la proposta della consigliera del Gruppo Misto di servirsi di uno sportello ad hoc per facilitare le pratiche e trovare i finanziamenti. La discussione in Consiglio comunale

La consigliera del Gruppo Misto Gloria Zanardi si è vista bocciare l’istituzione di uno sportello “amianto” nazionale, che mette a disposizione un’assistenza al cittadino e alle imprese nella burocrazia relativa alla bonifica e agevola nella ricerca di possibili finanziamenti per i privati. Lo sportello nazionale mette a disposizione dei cittadini tutte le informazioni necessarie, anche grazie al servizio di un call center di esperti in materia. La spesa per il Comune di Piacenza sarebbe stata di 4 mila euro all’anno ed è già attivo in 400 comuni. L’assessore all’ambiente Paolo Mancioppi non ha però condiviso la proposta. «I cittadini si sentono più tutelati dagli uffici comunali che non da un soggetto terzo. C’è la massima disponibilità a impegnarsi sul tema dell’amianto, ma questa sarebbe una spesa annuale in più per attività che facciamo già internamente dentro al Comune». «Se questa è l’apertura della maggioranza – è intervenuto Massimo Trespidi (Liberi) - alle proposte delle minoranza… Il punto è che l’ha proposta la consigliera Zanardi, allora non va bene». «Spendete i soldi – ha commentato Giorgia Buscarini (Pd) - per comprare perfino i portacellulari e non li trovate per lo sportello dell’amianto». «È un tema importante per la comunità – è concorde con i colleghi della minoranza Luigi Rabuffi (Pc in Comune) -. Il sindaco di Castelsangiovanni Lucia Fontana ha raddoppiato i finanziamenti ai privati per smantellare l’amianto, qua si agisce diversamente». La maggioranza ha fatto quadrato attorno all’assessore Mancioppi. «Perché metterci in mano in un’associazione privata – è l’estrema sintesi degli interventi di Filippo Bertolini (Fd’I), Gianpaolo Ultori (Liberali) e Carlo Segalini (Lega) - quando c’è ci pensa già il Comune». «Non è un doppione», ha provato inutilmente a motivare Christian Fiazza (Pd). Zanardi non l’ha presa bene: è l’ennesima sua proposta rispedita al mittente dalla maggioranza. «Voglio raggiungere un risultato concreto – ha detto -, non metto la bandierina, mi sento presa in giro. Lo sportello non serve per andare a raccogliere direttamente l’amianto sostituendosi agli enti preposti, serve per facilitare la burocrazia e sostenere gli interventi». «Lo sportello è un intermediario – ha aggiunto ancora Rabuffi -, non sostituisce gli enti». Ma la maggioranza si è dimostrata irremovibile e ha respinto la mozione che aveva ricompattato tutta l’opposizione: astenuto il solo Michele Giardino (Gruppo Misto).

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