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Inceneritori, i 5 Stelle: «Prima di Ravenna la Regione doveva chiudere quello di Piacenza»

Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta l’annuncio fatto dalla Giunta sull’inceneritore di Ravenna: «Altra promessa al vento di Bonaccini»

«Visto che a metà del 2016 la Regione aveva annunciato, con tanto di comunicato stampa, che entro il 2020 avrebbe chiuso ben due inceneritori (Piacenza e Ravenna), non vorremmo che l’annuncio di questa mattina sia l’ennesimo bluff elettorale di Bonaccini». È questo il commento di Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia che la Regione, in accordo con Hera e Comune, a fine anno spegnerà l’inceneritore di Ravenna. «Speriamo che questa volta Bonaccini mantenga le promesse e chiuda per sempre l’inceneritore. Certo, quello che non vorremmo vedere è tra qualche mese ritrovarci con l’ennesimo dietro front sullo stile di quello fatto, per esempio, sull’inceneritore di Piacenza – aggiunge Andrea Bertani – Un impianto che già nel 2016 la Regione aveva previsto di chiudere entro il 2020 ma che come assicurato anche oggi dall’assessore Gazzolo, invece, continuerà a bruciare rifiuti come se niente fosse chissà per quanto tempo ancora. Per farlo è stata modificata la tipologia di rifiuti in ingresso, allargandola agli assimilati. Singolare poi che Bonaccini tenti di ricostruirsi una verginità sul tema dei rifiuti quando, fino ad oggi, lui e il suo partito sono stati gli artefici di un sistema che ha portato a far nascere un impianto in ogni provincia dell’Emilia-Romagna e a connotarci come un polo di attrazione dei rifiuti da tutta Italia. Basando tutto sulle mega gare e i famosi sistemi equivalenti, come quello delle calotte, la Regione ha scelto di non spingere con decisione verso sistemi più virtuosi come il porta a porta, capaci di poter ridurre alla radice la mole dei rifiuti prodotti e che quindi avrebbero limitato, e di molto, l’attività di tutti gli otto inceneritori presenti in regione, oltre che far diminuire il quantitativo pro capite dei rifiuti prodotto in regione che resta ancora ben lontano dagli obiettivo del piano rifiuti. Adesso – conclude Andrea Bertani – quello che auspichiamo è che dopo Ravenna anche altri impianti vadano verso la chiusura, coerentemente con quanto sostenuto da Bonaccini. Non vorremmo che per non vedere più fumo dalle ciminiere di Piacenza, Modena, Bologna, Forlì, Rimini, Parma e Ferrara sia necessario aspettare le elezioni regionali del 2024».  

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