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Proteste su ipotesi chiusura inceneritore, Pollastri (Pdl) chiede il parere di Errani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Durante l’incontro di presentazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, l’assessore regionale all’Ambiente avrebbe ipotizzato la chiusura di due inceneritori e, in base all’effettiva efficienza, all’età e alla ridotta produzione di rifiuti delle rispettive zone, degli otto attualmente in funzione. A rischiare lo stop all’attività sarebbero quello di Ravenna, già dal 2017, e di Borgoforte (Piacenza), nel 2020.
Lo evidenzia il consigliere Andrea Pollastri (Pdl) in un’interpellanza rivolta alla Giunta regionale in cui segnala che la possibilità di chiusura dell’impianto piacentino avrebbe suscitato le proteste di numerosi esponenti locali, tra cui il presidente della Provincia e il sindaco di Piacenza, che avrebbero “ravvisato il rischio di perdita di un servizio efficiente e ancora utile, almeno fino a quando la raccolta differenziata non sia preponderante”.
Il consigliere chiede quindi al presidente della Regione, Vasco Errani, di esprimere la propria opinione sulla prospettata chiusura dell’impianto piacentino, che, nonostante abbia dieci anni di attività alle spalle, “è dotato dei più moderni standard tecnologici, frutto di un investimento di oltre 20 milioni di euro”.
Pollastri vuole anche sapere in che modo verrà compensata la mancata produzione energetica dell’impianto, quale sarà il futuro del personale dipendente e come verranno trattati i rifiuti che, nel 2020, verranno raccolti ancora in modo indifferenziato. (AC)

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