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Rifiuti, Movimento 5 Stelle: «Sono scarti oppure risorse e opportunità?»

Intervento dei consiglieri del Movimento 5 Stelle sullo smaltimento dei rifiuti. Quagliaroli, Gabbiani e Tarquini: «Il riuso dovrebbe essere un obbligo, non una possibilità»

«In questi giorni – spiegano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Mirta Quagliaroli, Andrea Gabbiani e Barbara Tarquini - abbiamo letto sui media locali dei problemi che i rifiuti possono generare quando non correttamente smaltiti: invasione di topi, generata dall’incuria dei luoghi e favorita dall’abbandono sconsiderato dei rifiuti, rifiuti abbandonati lungo il fiume Trebbia e degrado. Nello stesso tempo abbiamo notizia di incursioni nei centri di raccolta dei rifiuti, l’ultimo in via XXIV Maggio da parte di ignoti che hanno trafugato materiali di scarto tra cui una bicicletta. Il M5S aveva fatto la proposta in consiglio comunale di creare un centro di riuso, recupero, e scambio dei materiali aperto a tutti e gestito da volontari, perché gli scarti di alcuni sono invece preziosi per altri, ma questa forma di baratto e solidarietà è stata bocciata.  Allora i rifiuti come dobbiamo considerarli? Un pericolo, un rischio per l'ambiente e la salute oppure un’opportunità e una risorsa?».

«Oggi è doveroso affrontare il dibattito, perché i rifiuti possono rappresentare entrambe le cose in base a come vengono smaltiti e trattati i materiali. Il senso civico andrebbe sviluppato nei cittadini che, ignari, spesso li considerano solo scarti, invece sono talmente preziosi da far nascere traffici illegali con cui le mafie fanno lauti guadagni, da ingolosire i gestori degli inceneritori che devono alimentare gli impianti, da renderli particolarmente interessanti anche per le aziende che si occupano di riciclo che faticano spesso a reperire il materiale per le proprie lavorazioni - conteso da più parti. È interessante sapere che ogni cittadino recandosi presso i centri di raccolta autorizzati con i propri scarti, carta, plastica, alluminio, vetro (la legge ci consente un massimo 30 kg all’anno pro capite) opportunamente separati può avere un ritorno economico, minimo, ma in periodo di crisi ben lo sanno gli ignoti che vanno a caccia di materiali. Ci sono aziende che, in concorrenza con gli inceneritori, recuperano e riciclano molti dei materiali che noi consideriamo scarti e ci fanno business trasformandoli in materia prima-seconda. Le amministrazioni e i cittadini dovrebbero essere coscienti che viviamo in un pianeta “finito” e con risorse “non illimitate”: il recupero e il riuso sono un obbligo e non una possibilità. La strategia rifiuti zero deve essere un obiettivo da perseguire con ogni mezzo: riduzione dei rifiuti, potenziamento della prevenzione e delle attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero. Dulcis in fundo, bocciato il nostro emendamento al bilancio che avrebbe impegnato l'amministrazione di Piacenza a richiedere di inserire nella nuova gara per la prossima gestione dei rifiuti la raccolta differenziata puntuale così da poter applicare la tariffa in base ai rifiuti prodotti e non ai metri quadrati dell’abitazione. Meditate cittadini!».

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