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Irpef, “Possibile di Civati”: «Si dovrebbe poter alzare l’aliquota della fascia più alta»

Il comitato piacentino di Possibile suggerisce qualche soluzione all'Amministrazione

Anche una forza politica come “Possibile” di Giuseppe Civati, che si riconosce nella lista “Piacenza in Comune” che alle Comunali 2017 ha eletto in minoranza il consigliere Luigi Rabuffi, interviene sull’addizionale Irpef del capoluogo. «Il consigliere Luigi Rabuffi di Piacenza in Comune – fa sapere il comitato piacentino - che Possibile sostiene dalle ultime elezioni comunali, ha definito il comportamento della maggioranza sul tema addizionale Irpef da “dilettanti allo sbaraglio”. Ci ritroviamo in questa definizione, perché il dibattito si è concentrato su accuse infantili reciproche tra i componenti della maggioranza e non ha mai coinvolto un'analisi su come sarebbe ideale modulare le imposte comunali e sulle fonti alternative di finanziamento che copriranno il mancato gettito fiscale.

Abbiamo criticato aspramente già in campagna elettorale l'aumento Irpef approvato dall'amministrazione precedente, non per cercare facili consensi, ma sulla base di un'analisi concreta: tale proposta, schiacciando tutte le aliquote tra 0.7 e 0.8%, avrebbe completamente annullato la progressività fiscale imposta dall'articolo 53 della Costituzione, che continua ad essere la nostra guida politica, nonostante non sia più di moda parlarne. In pratica, sarebbero stati i meno abbienti a pagare il conto. Un Robin Hood al contrario. 

Il problema nel modulare adeguatamente l'addizionale comunale Irpef è l'imposizione di un limite massimo di 0.8% alle aliquote. Dato il precedente del Comune di Roma (che ha ottenuto un innalzamento di tale limite dal 2011 per poter risanare il proprio debito), suggeriamo all'amministrazione comunale di richiedere all'attuale Parlamento la possibilità di aumentare l'aliquota massima, solamente per le fasce di reddito più elevate. Inoltre, sarebbe auspicabile un’estensione significativa della fascia di esenzione dall'addizionale comunale, in modo da poter eventualmente alzare tutte le aliquote senza penalizzare i cittadini meno abbienti, per esempio intervenendo sulla fascia di esenzione basata sull'Isee. Il Comune di Piacenza potrebbe essere in questo modo capofila di un movimento di comuni italiani che si battono per garantire il rispetto della progressività fiscale anche a livello locale, portando avanti queste proposte di Possibile nelle opportune sedi regionali e nazionali. 

Noi siamo a disposizione dell'amministrazione per collaborare, nel caso decidesse di smettere di litigare ed entrare nel merito della tematica.  La presenza della soglia di esenzione basata sull'Isee rappresenta già oggi un’eccellenza del modello di fisco locale piacentino rispetto al resto d'Italia, permettendo di considerare la situazione economica complessiva dell'intero nucleo familiare, che è di sicuro una migliore misura dello stato di difficoltà economica rispetto al solo reddito imponibile individuale. Tuttavia tale misura è sconosciuta alla maggioranza dei piacentini. Invitiamo quindi il Comune a mantenerla anche in caso di revisione futura delle aliquote, e ad adottare opportuni strumenti di comunicazione per rendere i cittadini aventi diritto consci di questa agevolazione e facilitare loro il processo di richiesta».

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